Notizie Sir del giorno: Papa a Santa Marta, coronavirus, migranti, genocidio armeno, vescovi inglesi

Papa Francesco: a Santa Marta, “preghiamo per gli insegnanti e gli studenti che devono fare gli esami”

“Preghiamo oggi per gli insegnanti che devono lavorare tanto per fare lezioni via internet e altre vie mediatiche e preghiamo anche per gli studenti che devono fare gli esami in un modo nel quale non sono abituati. Accompagniamoli con la preghiera”. È l’intenzione di preghiera con cui il Papa ha cominciato questa mattina la messa trasmessa in diretta streaming da Santa Marta e dedicata a tutti coloro che soffrono a causa del coronavirus. (clicca qui)

Coronavirus Covid-19: Caritas Italiana, “un aumento in media del +114% nel numero di nuovi poveri” rispetto al periodo pre-emergenza

“Un aumento in media del +114% nel numero di nuove persone che si rivolgono ai Centri di ascolto e ai servizi delle Caritas diocesane rispetto al periodo di pre-emergenza coronavirus. È il dato allarmante che risulta da una prima rilevazione condotta a livello nazionale su 70 Caritas diocesane in tutta Italia, circa un terzo del totale”. Lo ha evidenziato oggi, in una nota, Caritas Italiana. Le Caritas diocesane interpellate hanno evidenziato nella quasi totalità dei casi “un aumento nelle segnalazioni dei problemi di occupazione/lavoro e di quelli economici. Il 75,7% di esse segnala anche un incremento dei problemi familiari, il 62,8% di quelli d’istruzione, il 60% di salute, anche in termini di disagio psicologico e psichico, e in termini abitativi. Vengono poi indicati anche nuovi bisogni, come quelli legati a problemi di solitudine, relazionali, anche con risvolti conflittuali, ansie e paure, disorientamento e disinformazione”. Allo stesso tempo, si registra “un aumento rispetto alle richieste di beni e servizi materiali, in particolare cibo e beni di prima necessità”. (clicca qui)

Comece: don Barrios Prieto, “coronavirus non sia una scusa per far morire esseri umani nel Mediterraneo”

“La pandemia non dovrebbe essere una scusa per far morire gli esseri umani nel mar Mediterraneo”: il monito è arrivato oggi dal segretario generale della Commissione degli episcopati dell’Unione europea (Comece), Barrios Prieto, che ha invocato “un meccanismo di solidarietà concordato tra gli Stati membri dell’Ue”, per rispondere alle situazioni di emergenza dei migranti in mare. La Comece “condivide le preoccupazioni della Conferenza episcopale maltese sul destino di 47 persone bloccate per giorni su una nave di salvataggio di una ong” e poi riportate in Libia. “I porti libici non sono sicuri”, ha affermato padre Prieto, e spesso le persone sono “sottoposte a torture, violenze e trattamenti disumani quando vengono riportati in Paesi da cui si sono imbarcati”. Quindi l’Ue “dovrebbe sostenere gli Stati membri nel garantire lo sbarco rapido e sicuro dei migranti e dei richiedenti asilo nel porto europeo sicuro più vicino”. (clicca qui)

Coronavirus Covid-19: in Italia prosegue il calo di malati ma ancora altri 420 decessi in un giorno

“Nell’ambito del monitoraggio sanitario relativo alla diffusione del coronavirus sul nostro territorio, a oggi, 24 aprile, il totale delle persone che hanno contratto il virus è 192.994, con un incremento rispetto a ieri di 3.021 nuovi casi. Il numero totale di attualmente positivi è di 106.527, con un decremento di 321 assistiti rispetto a ieri”. Lo sottolinea una nota appena diffusa dal Dipartimento della Protezione civile. Tra gli attualmente positivi, “2.173 sono in cura presso le terapie intensive, con una decrescita di 94 pazienti rispetto a ieri. 22.068 persone sono ricoverate con sintomi, con un decremento di 803 pazienti rispetto a ieri. 82.286 persone, pari al 77% degli attualmente positivi, sono in isolamento senza sintomi o con sintomi lievi”. Rispetto a ieri, “i deceduti sono 420 e portano il totale a 25.969” mentre “il numero complessivo dei dimessi e guariti sale a 60.498, con un incremento di 2.922 persone rispetto a ieri”. (clicca qui)

Coronavirus Covid-19: vescovi messicani, appello per la campagna “Famiglie senza fame”

“Occuparsi di chi ha fame è una priorità, molti hanno bisogno di coprire i bisogni fondamentali della propria famiglia e non hanno modo di farlo, lo ribadiamo: migliaia di persone hanno perso il lavoro e nessuno ha scelto di trovarsi in questa situazione”. A partire da questo appello la Conferenza episcopale messicana (Cem) e la Caritas messicana hanno fatto ieri il punto sulla campagna solidale “Famiglie senza fame”, definita una “catena solidale di alimenti e medicine. L’iniziativa vede la collaborazione di numerose organizzazioni imprenditoriali, ecclesiali e della società civile. Negli ultimi due giorni il bilancio del Covid-19, in Messico, ha superato due cifre simboliche: i diecimila contagi (la cifra ufficiale aggiornata è di 11.663) e i mille morti (1.069). (clicca qui)

Genocidio armeno: Karekin II, “omaggio ai santi martiri che hanno dato la vita per amore della fede e della patria”

“Omaggio ai santi martiri del genocidio armeno, che hanno dato la vita per amore della fede e della patria”. È quanto ha espresso in un messaggio “all’amato popolo armeno in patria e in diaspora” Sua Santità Karekin II, Patriarca supremo e Catholicos di tutti gli armeni, in occasione della commemorazione del genocidio armeno. Oggi, venerdì 24 aprile, ricorre il 105° anniversario: si fa infatti risalire al 1915 l’inizio del massacro, con le deportazioni e le eliminazioni di armeni perpetrate dall’Impero ottomano che causarono la morte di circa 1,5 milioni persone. “Durante il genocidio – ha scritto il Patriarca supremo –, il nostro popolo è diventato testimone del massacro di un milione e mezzo di figli armeni, la distruzione dei nostri valori nazionali e spirituali, dei nostri santuari, monasteri e chiese, dei nostri villaggi e città. Molti hanno perso la loro patria storica” e sono stati obbligati a fuggire in esilio, all’estero. (clicca qui)

Regno Unito: on line la plenaria dei vescovi. In agenda coronavirus, pratiche per prevenire gli abusi e ambiente

(Londra) La plenaria dei vescovi cattolici di Inghilterra e Galles sarà condotta online, la settimana prossima, usando Zoom o Skype, anziché essere ospitata, come ogni anno, nel centro pastorale di Hinsley Hall a Leeds. E all’ordine del giorno, prima della solita agenda, che comprende i rapporti dei vari dipartimenti della Conferenza episcopale vi saranno tre temi: coronavirus, “safeguarding”, ovvero le pratiche per prevenire gli abusi, e ambiente. Lunedì e martedì prossimi si incontreranno tutti e ventidue i vescovi. Poi da mercoledì a giovedì toccherà agli arcivescovi metropolitani di Westminster, Liverpool,Birmingham, Southwark e anche a quelli gallesi di Cardiff e Wrexham. In materia di protezione dell’ambiente verrà presentato un documento curato dal vescovo John Arnold, responsabile di questo settore. Si parlerà anche dell’“Anno di Dio che parla”, iniziativa promossa da Conferenza episcopale e “Bible society” per promuovere una riscoperta delle Scritture durante il 2020. Infine un bilancio della ridedicazione dell’Inghilterra a Maria. (clicca qui)

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