Coronavirus Covid-19: anche la Famiglia Vincenziana internazionale tra i firmatari dell’appello per proteggere i senzatetto

“Adottare misure urgenti e prioritarie per arginare la diffusione del Covid-19 tra cui la protezione dei senzatetto”. È una delle richieste contenute nell’appello globale alla solidarietà e all’azione per proteggere i senzatetto sottoscritto da un centinaio di associazioni e organizzazioni caritative, compresa la Famiglia Vincenziana internazionale.
“Premessa dell’appello – si legge in una nota – è la constatazione della vulnerabilità che in questo complesso momento si trovano a vivere le persone più fragili, come sono i senzatetto, i migranti e coloro che già vivono una situazione di precariato nella quotidianità. Da qui nasce la richiesta di queste associazioni che in modo congiunto chiedono che le sopraddette categorie di persone abbiano la precedenza nello screening test al Covid-19”. “La mancanza di attenzione per questa specifica parte della popolazione non può che aggravare la situazione epidemiologica generale”, prosegue la nota. Diverse le proposte da concretizzare per garantire la protezione dei senzatetto e della popolazione vulnerabile. In particolare, “è fondamentale: promuovere l’accesso ad alloggi sicuri, accettabili dal punto di vista igienico, permettendo l’isolamento, al fine di controllare la potenziale trasmissione della malattia”; “garantire i bisogni primari, compreso l’accesso al cibo e all’igiene”; “fornire i prodotti necessari per la riduzione dei rischi (maschere, camici, ecc.) sia per i residenti che per i dipendenti”; “fornire l’accesso alla consulenza e all’aiuto a seguito della chiusura dei servizi e dei centri di accoglienza”; “proteggere i senzatetto dalle misure punitive della polizia di fronte alla mancanza di alternative sicure allo spazio pubblico”.
Secondo le organizzazioni, “è urgente sottoporre a test del Covid-19 i senzatetto e gli immigrati nei servizi di aiuto e di accoglienza, per separare gli utenti positivi da quelli che non lo sono, al fine di controllare la diffusione del virus” così come “testare gli assistenti e lo staff medico che lavorano quotidianamente con questi gruppi vulnerabili e mantenere le persone in alloggi”. Inoltre, “di fronte all’impatto economico della crisi, è necessario instaurare soluzioni strutturali per l’accesso all’alloggio, che è diventato, più che mai, un imperativo di salute pubblica”.

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