Coronavirus Covid-19: Salesiani Spagna, “morti e contagiati nell’ispettoria salesiana con sede a Madrid”

L’ispettoria salesiana “San Giacomo Maggiore”, con sede a Madrid, è pesantemente colpita dalla pandemia di Covid-19, con infezioni diffuse e la morte di diversi salesiani. Durante una riunione tenutasi quando ancora in Spagna non c’era una situazione di allarme, alla presenza di diversi salesiani e laici – tra cui un partecipante giunto da Venezia – si è verificato un contagio diffuso. Diverse comunità sono state poi raggiunte da religiosi infetti, che così, a loro volta, hanno contagiato altri salesiani. Secondo quanto riferisce l’agenzia salesiana Ans “nella comunità di Oviedo, tutti i religiosi, tranne il più anziano, sono stati infettati. La conseguenza è stata la morte di due coadiutori salesiani Avelino Uña (68 anni) e Tirso Álvarez (94 anni). Un sacerdote salesiano, Joaquín Egozcue (76 anni), è in ospedale, sedato e intubato. Nelle comunità di León, dove si è svolto l’incontro da cui si sono diffusi i contati, gli effetti sono stati più catastrofici. Nella comunità ‘Centro Don Bosco’ sono morti i salesiani coadiutori Manuel Machado (79 anni) e Pedro García (81 anni), mentre altri religiosi con sintomi di Covid-19 sono in via di guarigione. Nell’opera ‘Santiago el Mayor’, il virus ha raggiunto anche la residenza che ospita i salesiani anziani. In diversi sono morti i salesiani coadiutori Cayetano Álvarez (89 anni) e Maximiliano Asenjo (87 anni). Il coadiutore salesiano Graciano Vidal è in una situazione critica. Un’altra delle comunità interessata da quell’incontro è la casa ‘San José’ di Salamanca. Quasi tutti i salesiani sono o sono stati infettati. Al momento, alcuni di essi sono in una situazione delicata. In una comunità salesiana della città di Madrid, il sacerdote salesiano Pablo Ortega (81 anni) è morto per Coronavirus. Un altro fratello è stato ricoverato per polmonite e gli altri vivono in isolamento. Nella residenza per salesiani anziani di Arevalo, il sacerdote salesiano Florencio Martinez (90 anni), con alcuni sintomi del virus, è morto improvvisamente. Giorni dopo, senza segni apparenti di contagio, è morto anche il coadiutore salesiano Fidel Montes (94 anni)”. Fin dal primo momento, “l’Ispettoria Ssm ha cercato di prestare la massima attenzione, di proteggere i salesiani più vulnerabili, di confinare tutti coloro che mostravano sintomi, di vivere la quarantena nelle comunità, mantenendo le corrispondenti misure di sicurezza. Alcune comunità sono già state sanificate. La situazione attuale è eccezionale e tale resterà sino alla fine della pandemia”. Dal centro ispettoriale si sottolinea anche la necessità che i religiosi in regime di isolamento sentano la compagnia e l’affetto del resto dei fratelli, con la tecnologia che offre molte possibilità. Nonostante tutto, “si richiede a tutti di vivere queste giornate di prova con serietà e serenità”.

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