Coronavirus Covid 19: Oxfam, attività di prevenzione del contagio in 65 Paesi, anche in Italia

“Viviamo tutti ore difficilissime a causa dell’emergenza provocata dal Covid-19, ciascuno con spirito di servizio e responsabilità sta facendo quello che può e deve per l’Italia”. È quanto si legge in un comunicato di Oxfam, che interviene nelle più gravi crisi sanitarie del mondo, portando acqua pulita e servizi igienico-sanitari, necessari a salvare vite da malattie infettive come colera o tifo. Sin da subito è infatti intervenuta in Cina, con i propri partner per portare aiuto nelle Province dello Yunnan, Gansu e Guizhou, distribuendo beni sanitari come guanti protettivi, termometri e disinfettanti, organizzando campagne informative sull’igiene online. Anche in Italia Oxfam dà il proprio contributo all’emergenza del Paese, insieme a molti altri tra volontari, enti, associazioni e organizzazioni. “Oggi il primo obiettivo è il rafforzamento del nostro lavoro in Italia, secondo Paese al mondo per entità di diffusione del virus, ma non vogliamo nemmeno dimenticare la prevenzione del rischio di pandemia in paesi colpiti da conflitti e carestie, dove i sistemi sanitari rischiano di collassare già oggi prima del dilagare ulteriore del contagio”, ha detto il direttore generale di Oxfam Italia, Roberto Barbieri: “In Italia e in Toscana in particolare siamo già al lavoro per sostenere le diverse fasce più deboli della popolazione che rischiano di essere lasciate indietro. Crediamo che tutti insieme, con istituzioni e società civile, si possa lavorare per rafforzare uno spirito di comunità sempre più solidale e vincere una delle più gravi sfide del nostro tempo”. La priorità oggi è evitare il contagio, proteggendo le categorie di cittadini che hanno più di altre bisogno di essere informate, come le comunità immigrate presso i servizi pubblici e i centri di accoglienza. Per questo importante essere al loro fianco anche a distanza, con il supporto psicologico, con le attività scolastiche online, con i servizi di mediazione per gli stranieri. “Nel rispetto delle regole dettate dal Governo – si legge nella nota – Oxfam offrirà il proprio contributo specializzato all’intera comunità, sostenendo gli insegnanti con materiali e strumenti che possano consentire la continuità del rapporto con gli studenti, informando e sensibilizzando le varie comunità straniere con le quali è abitualmente in contatto”. In particolare per le scuole primarie e secondarie è attiva una piattaforma online sui temi dell’educazione alla cittadinanza globale di supporto a studenti e insegnanti per arricchire l’attività di didattica a distanza, attivata dai diversi istituti. “Siamo preoccupati che il contagio da Covid-19 possa propagarsi in stati e contesti vulnerabili dove sono già stati registrati i primi casi”, conclude Barbieri, ricordando che Oxfam porta avanti un’attività di prevenzione del contagio in 65 Paesi: “Paesi dove la popolazione soffre di malnutrizione o non ha accesso all’acqua pulita, dove i sistemi sanitari sono estremamente fragili. Pensiamo allo Yemen, alla Siria, al campo profughi di Za’atari in Giordania. Qui l’impatto del contagio potrebbe essere devastante”.

 

 

 

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