Coronavirus Covid-19: arcidiocesi Perugia, due iniziative ‘social’ per continuare a dialogare e a incontrarsi

“Io resto a casa con te” e “Io resto con te verso la Pasqua”: sono queste le due iniziative “social” promosse dalle Pastorali diocesane giovanile ed universitaria e dal Coordinamento Oratori di Perugia-Città della Pieve, per far sentire la loro vicinanza a tutta la comunità diocesana. Saranno lanciate questo fine settimana, attraverso i siti web (www.pastoraleuniversitariapg.it e www.perugiagiovani.net) e le loro pagine social (Facebook e Instagram). Un modo anche per continuare a dialogare, a incontrarsi, seppur virtualmente, con quanti avrebbero partecipato alla Veglia di preghiera di Quaresima dei giovani in cattedrale con il card. Gualtiero Bassetti, in programma il 19 marzo, e alla Giornata di formazione dei responsabili e animatori dei “Gr.Est.” (Gruppi estivi) d’Oratorio al centro congressi “A. Capitini” di Perugia, in calendario il 29 marzo, annullate a causa dell’emergenza sanitaria. Con “Io resto a casa con te”, “le famiglie sono invitate a raccogliersi in preghiera durate la giornata di domenica prossima – spiega don Riccardo Pascolini, responsabile del Coordinamento oratori e direttore dell’Ufficio diocesano per la pastorale universitaria −. Si pregherà e si mediterà il Vangelo della domenica e ci sarà anche un segno per essere vicini ai bambini dei nostri Oratori”. Domenica 15, sempre sulle pagine social, inizierà “Io resto con te verso la Pasqua”, il commento al Vangelo del giorno a cura dei giovani delle Pastorali giovanile ed universitaria. “È un’altra occasione – conclude don Pascolini – per essere spiritualmente vicini a quanti ogni domenica vanno a messa per ascoltare la Parola di Dio e partecipano agli incontri di catechesi promossi in Quaresima”. “Vogliamo raggiungere il più possibile tutti, giovani e meno giovani, con l’aiuto delle tecnologie – auspica don Luca Delunghi, direttore dell’Ufficio diocesano per la Pastorale giovanile –. In questo periodo abbiamo visto come i mezzi di comunicazione e i social, che sempre i giovani hanno usato, non sono stati semplicemente il luogo di fuga ed evasione, ma strumenti utili per restare in comunione. Come Ufficio pastorale abbiamo il desiderio che la Chiesa diocesana resti vicina in questo particolare momento al suo pastore e continui ad esserci vicinanza tra di loro”.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Riepilogo