Coronavirus Covid-19: Ue, piano straordinario. Team sanitario europeo, 25 miliardi di investimenti a sostegno di sanità ed economia, leader nazionali in costante contatto

(Bruxelles) Una conferenza telefonica quotidiana con i ministri dei Paesi Ue della sanità e degli affari interni, la definizione di un team di epidemiologi e virologi di diversi Stati membri, attivazione per dispositivi di protezione e respiratori, 140 milioni di euro di finanziamenti pubblici e privati per la ricerca mirata sul Coronavirus: questo il piano di battaglia europeo per affrontare la crisi sanitaria, che Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea, ha definito, in risposta allo scambio in videoconferenza tra i capi di Stato e di governo dell’Ue tenutasi ieri. Ma la presidente si è impegnata soprattutto a presentare entro lunedì anche una iniziativa di investimenti “Corona Response” dal valore di 25 miliardi di euro che guarderà a “sistemi sanitari, Pmi, mercato del lavoro, dimensioni vulnerabili delle nostre economie”. Consiglio Ue e Parlamento europeo dovranno approvare 7,5 miliardi di euro per gli investimenti, che inizieranno a funzionare sotto la responsabilità di una task force in contatto con gli Stati membri. Questi fondi saranno ricavati dalla rinuncia al rimborso di prefinanziamenti non spesi per fondi strutturali e di investimento, soldi già nelle tasche degli Stati, che potrebbero così adattarli e reindirizzarli. Anche rispetto al Patto di stabilità e crescita saranno consentiti “sforamenti” motivati nei conti pubblici. Il 26 e il 27 marzo è previsto un Consiglio europeo e con tutta probabilità il coronavirus sarà ancora il primo tema in agenda.
Durante la riunione virtuale di ieri sono emerse quattro priorità: innanzitutto limitare la diffusione del virus. “La salute dei nostri cittadini è la prima priorità”, si legge in una nota diffusa dal presidente del Consiglio Ue Charles Michel dopo la conferenza, e le misure intraprese nei singoli Paesi, “proporzionali” e “basate su pareri scientifici e medici”, “non devono avere conseguenze eccessive per le nostre società nel loro insieme”. Seconda urgenza è garantire le forniture di attrezzature mediche – e su questo punto è stata incaricata la Commissione di gestire appalti congiunti e controllare il “corretto funzionamento del mercato”. Terza priorità è il bisogno di ricerche che portino al vaccino (e per questo sono stati già selezionati 17 progetti di ricerca e mobilitati i fondi). A preoccupare sono, quarta priorità, le ricadute socioeconomiche: “Tutti gli strumenti necessari saranno utilizzati dall’Unione e dai suoi Stati membri”, in termini di liquidità, sostegno alle Pmi e a settori produttivi particolarmente piegati dalla situazione, riferisce Michel. I Paesi hanno anche chiesto “un’applicazione flessibile delle norme dell’Ue, in particolare per quanto riguarda gli aiuti di Stato e il patto di stabilità e crescita”. Su questo punto von der Leyen ha promesso che lunedì presenterà all’Eurogruppo “idee concrete” e chiarimenti sulle “regole del gioco per gli Stati membri”.

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