Brasile: gli Stati del Sud nella morsa della dengue e del coronavirus. L’invito dei vescovi del Paraná, “contribuire tutti a evitare contagio”

Mentre l’epidemia di dengue sta raggiungendo il suo culmine, si verificano i primi casi di coronavirus. È la situazione che stanno vivendo gli Stati meridionali del Brasile in questi giorni. In questo contesto, è di ieri la nota diffusa dalla regione Sud 2 (corrispondente allo Stato del Paraná, dove l’epidemia ha causato oltre 44mila contagi e 30 decessi) della Conferenza nazionale dei vescovi del Brasile. “Lo Stato di Paraná – si legge – sta affrontando il grave problema dell’epidemia di dengue. La situazione, specialmente nel nord e nel nord-ovest dello Stato, è grave e preoccupante. L’estate e la pioggia favoriscono lo sviluppo della zanzara Aedes Aegypti, che trasmette la malattia. Come Chiesa, impegnata nella vita, che è ‘dono e impegno’, noi vescovi di Paraná vogliamo invitare tutte le persone ad adottare misure per prevenire e combattere questa grave malattia. Gli studi hanno già rivelato che il modo più efficace per combattere la dengue è eliminare i siti di riproduzione delle zanzare”.
Alla luce di questa realtà, “chiediamo la collaborazione di sacerdoti, dirigenti, fedeli e tutte le persone di buona volontà che apprezzano la vita, al fine di combattere gli scoppi di accumulo di acqua stagnante. Per questo, elimineremo qualsiasi potenziale contenitore per l’allevamento di zanzare, come lattine, imballaggi, tazze, plastica, tappi, pneumatici, vasi per piante, vasi di fiori, bottiglie, tamburi, lattine, sacchetti di plastica e pattumiere, tra gli altri. Controllare sempre, soprattutto dopo la pioggia, luoghi come cortili, grondaie, canali di scolo, pozzi, pozzi, serbatoi d’acqua, tra gli altri. Circa il 98% della zanzara Aedes Aegypti si trova nei cortili, nei cortili e negli ambienti interni di case e aziende. La dengue è una malattia che può uccidere, quindi è necessario che ognuno faccia la propria parte, assumendo l’atteggiamento evangelico del buon samaritano, che si è preso cura di quella vita che è stata minacciata”.
I vescovi ricordano, altresì, il rischio di diffusione del coronavirus: “Come nel caso della dengue, ognuno ha la responsabilità di evitare le situazioni e le circostanze che rendono possibile il contagio. Pertanto, raccomandiamo alcune misure alle parrocchie e alle comunità di Paraná”. Si tratta dei provvedimenti che vengono dati ormai generalmente in questo caso: si invita a evitare contatti fisici durante il benvenuto ai fedeli, il segno di pace e il Padre Nostro, a distribuire la comunione in mano e a mantenere le regole di igiene comunicate dalle autorità.

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