Coronavirus Covid-19: Medu e 14 organizzazioni umanitarie, “Israele garantisca vaccini al sistema sanitario palestinese”

Medu (Medici per i diritti umani) aderisce all’appello di 14 organizzazioni mediche e umanitarie israeliane, palestinesi e internazionali che esortano le autorità israeliane “a rispettare i propri obblighi legali e a garantire che siano forniti vaccini di qualità anche alla popolazione palestinese che vive sotto l’occupazione israeliana in Cisgiordania e nella Striscia di Gaza”. Il ministero della Salute israeliano non ha ancora reso noto un piano di distribuzione dei vaccini che preveda l’allocazione di quantità specifiche destinate ai Territori palestinesi occupati, né ha stabilito una tempistica per il trasferimento di questi vaccini. Tuttavia, ricorda Medu, “l’articolo 56 della Quarta Convenzione di Ginevra prevede specificamente che una forza occupante abbia il dovere di assicurare ‘l’adozione e l’applicazione delle misure profilattiche e preventive necessarie per combattere la diffusione di malattie contagiose ed epidemie’”. Laddove “le carenze di bilancio derivanti dalle prolungate restrizioni imposte dall’occupazione e dal blocco, limitano la capacità dell’Autorità Palestinese ad acquistare e distribuire vaccini – sottolineano le organizzazioni –, Israele deve fornire i fondi necessari, come parte dei suoi obblighi legali. In quanto tali, le autorità israeliane non devono detrarre i costi del vaccino dalle entrate fiscali che riscuote per conto dell’Autorità Palestinese”. Alla comunità internazionale si chiede di “sollecitare Israele ad adempiere ai propri doveri e responsabilità morali e a supportare il sistema sanitario palestinese così come le popolazioni nella Striscia di Gaza e in Cisgiordania”.

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