Coronavirus Covid-19: Cauda, “nuovo Dpcm buon compromesso tra sicurezza e necessità di non gravare troppo sulle strutture economiche del paese”

“Un buon compromesso tra sicurezza e necessità di non gravare troppo sulle strutture economiche del paese”. Roberto Cauda, ordinario di malattie infettive all’Università Cattolica e direttore dell’Unità di malattie infettive del Policlinico Gemelli di Roma, commenta in un’intervista al Sir il Dpcm con le nuove misure di contenimento dell’epidemia firmato nella notte dal premier Giuseppe Contein vigore da domani 14 ottobre al 13 novembre. “Una stretta necessaria” perché “il virus non è mai scomparso”. “Oltre all’aumento in termini numerici assoluti dei casi – spiega – la percentuale di positivi sui tamponi eseguiti è oggi del 5,4%, in rapida crescita rispetto alla scorsa settimana. Se pensiamo che tra fine giugno e luglio oscillava tra lo 0,5 e lo 0,7%, è chiaro che l’esecutivo ha dovuto mettere in campo ulteriori misure per prevenire quello che potrebbe essere un possibile scenario di ripresa, non una seconda ondata, ma una recrudescenza”. 
Ieri sera è stata inoltre emanata dal ministro della Salute una circolare con nuove indicazioni su isolamento e quarantena che, in estrema sintesi, ne riduce i tempi e per uscirne richiede un tampone molecolare unico che dovrà essere negativo. “Le evidenze – spiega l’esperto – ci dicono che la stragrande maggioranza dei casi si verifica entro i primi 5-7 giorni. I 14 giorni originari per i positivi non scaturivano dal puro arbitrio: erano due giorni in più rispetto ai 12 giorni nei quali si poteva verificare qualche caso molto raro. Ritengo che con un risultato negativo al tampone molecolare di controllo la tutela della salute sia garantita perché il rischio è notevolmente ridotto”. Per i positivi asintomatici che non si negativizzano e hanno un tampone ancora positivo tra il 10° e il 17° giorno, “la quarantena si può interrompere al 21° giorno perché si ritiene la positività del tampone talmente a basso titolo da essere non rilevante dal punto di vista della contagiosità”.

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