Adozioni internazionali: nasce “Lian – Life in adoption network” dall’unione di cinque enti autorizzati del settore

La speranza di ogni bambino abbandonato è avere un papà e una mamma. “Lian – Life in adoption network” nasce proprio per far sì che questo desiderio si avveri in ogni Paese del mondo. “In un momento di flessione senza precedenti per l’adozione internazionale in Italia, i primi cinque enti autorizzati italiani hanno deciso di camminare insieme, mettendo in comune le proprie risorse, le proprie energie, le proprie strutture e attività sia in territorio nazionale sia all’estero”, si legge in una nota dell’Aibi-Amici dei bambini.
La svolta prende le origini dall’esperienza, per gli enti autorizzati, di “Adozione 3.0”, che ha permesso “di riprendere la strada del dialogo”. Gli enti coinvolti hanno deciso “di avviare un percorso comune, condividendo le proprie possibilità per presentare alle coppie italiane, che intendano adottare un minore in un altro Paese, tutta la loro professionalità”.
I cinque enti coinvolti, inoltre, “intendono mettere a disposizione del sistema istituzionale coinvolto nella macchina dell’adozione internazionale (Ministero della Famiglia, Commissione adozioni internazionali, regioni) la propria esperienza, per riprendere l’efficace collaborazione instauratasi con ‘Adozione 3.0′”. Fanno parte di Lian: “Cifa, ente italiano con il maggior numero di adozioni accompagnate; Aibi- Amici dei Bambini, l’ente con il maggior numero di sedi in Italia e sedi estere; Asa, realtà leader per le adozioni nell’Europa orientale; Ariete, l’ente più rappresentativo nel Sud Italia; Nidoli, organizzazione leader per le adozioni nella Federazione Russa”.
Lian, evidenzia la nota, “si configura così come una partnership autorizzata a operare in 50 Paesi esteri con ben 33 sedi in Italia, che, negli ultimi 20 anni, ha contribuito a realizzare circa 12mila adozioni”. Lian, inoltre, è aperta a collaborare anche con enti autorizzati di Paesi esteri che vorranno provare a “camminare insieme”.
“Le difficoltà che oggi si presentano sul fronte dell’adozione internazionale sono difficilmente risolvibili da un solo ente, per quanto grande e organizzato sia – commentano i promotori – ecco il motivo della costituzione di Lian: un’alleanza che vede seduti allo stesso tavolo gli enti più efficienti e attivi, pronti a condividere le proprie capacità organizzative. Uno sforzo che Lian farà a tutto vantaggio dei bambini abbandonati e delle loro famiglie adottive”.

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