Nicaragua: l’ong Solidarietà cristiana mondiale, sacerdoti costretti a chiedere permesso ogni settimana a polizia per celebrare. Stretta sui siti indipendenti

In Nicaragua, i sacerdoti sono ora obbligati a presentarsi ogni settimana alla polizia per ottenere l’autorizzazione a celebrare le funzioni religiose. Lo rivela l’ong Christian solidarity worldwide (Csw – Solidarietà cristiana mondiale), la quale ha denunciato che le restrizioni imposte ai cristiani in Nicaragua sono “severe”. Csw ha avvertito che “il clero in Nicaragua è costretto a presentarsi settimanalmente alla polizia e a chiedere l’approvazione per il contenuto delle proprie funzioni”. Le processioni e le attività pubbliche della Chiesa cattolica, all’esterno, sono vietate anche in questa Quaresima e in vista della Settimana Santa, mentre all’interno delle chiese tutte le attività sono strettamente monitorate.
Nel frattempo, il regime dà un ulteriore colpo alla libertà d’espressione, bloccando l’acceso di alcuni media indipendenti, con redazioni che operano fuori dal Paese, ma ancora con dominio “.com.ni”. La misura, informa il sito Despacho 505, ha colpito, in particolare, 100% Noticias, sito indipendente particolarmente completo e attendibile, che aveva ancora il suo nome di dominio registrato in Nicaragua. Altri media colpiti sono Onda Local e la storica testata La Prensa. In quest’ultimo caso, la testata aveva già previsto un possibile blocco e aveva optato per un dominio alternativo, con cui sta operando.

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