Povertà: Caritas Toscana, oltre 29mila persone aiutate nel 2024. Mons. Vaccari, “povertà invisibili nelle nostre città”

Oltre 29mila persone accolte nei Centri di ascolto delle Caritas toscane nel 2024, con un aumento del 3,9% rispetto all’anno precedente. Sono i numeri del Rapporto 2025 “A mani vuote”, presentato oggi alla Casa della Carità di Firenze da Caritas Toscana e TosCaritas. L’indagine, realizzata con il contributo scientifico di VoisLab dell’Università di Pisa, fotografa una povertà in trasformazione: pensionati con redditi insufficienti, lavoratori poveri, famiglie con figli piccoli, giovani senza prospettive, migranti disorientati, anziani soli. “È una povertà che non sempre si vede, ma che abita le pieghe delle nostre città e dei nostri paesi – ha sottolineato mons. Mario Vaccari, vescovo di Massa Carrara-Pontremoli e delegato della Cet per la Carità –. A mani vuote esprime non solo la mancanza materiale, ma la solitudine e l’invisibilità di chi vive senza garanzie, senza reti, senza voce. Il nostro compito è stare accanto a queste vite, con ascolto, concretezza e speranza”.
Il Rapporto evidenzia anche le cause strutturali che alimentano il disagio: diseguaglianze territoriali, invecchiamento della popolazione, precarietà del lavoro, impoverimento culturale, fragilità del welfare locale. “In Toscana il 15,2% dei cittadini è a rischio povertà o esclusione sociale – ha ricordato l’assessora regionale alle Politiche sociali –. Questi numeri chiedono di rafforzare strumenti di welfare universale e integrato. La collaborazione con Caritas resta un pilastro per una governance pubblica più giusta ed efficace”. Dal documento emerge un cambio di prospettiva: dalla gestione emergenziale alla costruzione di percorsi di accompagnamento, dall’assistenzialismo alla corresponsabilità. “Fare comunità – ha spiegato don Emanuele Morelli, incaricato regionale della Caritas – significa generare appartenenza e prossimità. A mani vuote è un grido silenzioso ma potente, che ci chiede di raccogliere e trasformare in azione”.

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