A partire da domani, 9 maggio e fino all’11, a Strasburgo sono i giorni dello Youth Dialogue on Internet Governance (dialogo dei giovani sulla governance di internet), che prepara alla edizione 2025 del “dialogo europeo sulla governance di Internet” organizzata dal Consiglio d’Europa, in collaborazione con la Presidenza lussemburghese del Comitato dei ministri (12-14 maggio). Mentre il primo momento servirà per promuovere la partecipazione dei giovani all’evento europeo e “spianare la strada al loro impegno nella definizione del proprio futuro digitale”, spiegano gli organizzatori, il dialogo avrà come tema “salvaguardare i diritti umani bilanciando regolamentazione e innovazione”. All’evento, in formato ibrido, parteciperanno circa 800 rappresentanti di governi, organizzazioni internazionali, settore privato, società civile e mondo accademico per discutere di questioni e sfide emergenti relative a Internet. Alcuni temi principali (tra cui la mitigazione dei rischi dei sistemi di intelligenza artificiale per i diritti umani, le controversie tra i giganti della tecnologia e le autorità di regolamentazione europee sulla portata della libertà di espressione, le sfide alla privacy poste dallo sviluppo delle neurotecnologie) saranno accompagnati da laboratori e seminari in parallelo. Un punto importante in discussione è quello dei meccanismi di verifica dell’età per proteggere i giovani utenti. Ad aprire i lavori saranno, tra gli altri, il segretario generale del Consiglio d’Europa Alain Berset, la ministra della giustizia del Lussemburgo Elisabeth Margue, il ministro delle politiche sociali e dei diritti dell’Infanzia di Malta Michael Falzon. La prima sessione sarà dedicata al ruolo dei parlamenti nel tradurre gli standard internazionali in politiche nazionali che gestiscano i rischi e sfruttino le opportunità offerte dall’intelligenza artificiale e dalle tecnologie di internet (con interventi da Ucraina, Norvegia e del Commissario per i diritti umani del Consiglio d’Europa).