
Il Festival Biblico, che quest’anno affronta i salmi biblici con il titolo “I Salmi. Libro Infinito”, vive a Treviso la sua 6ª edizione, dove si concentrerà soprattutto sul “Quinto libro” del Salterio (dal Salmo 107 al 150), con riferimento particolare ai cosiddetti “Salmi delle salite”, o “di pellegrinaggio”, e a quelli caratterizzati dalla lode e dal ringraziamento, con cui si conclude l’intero Libro dei Salmi. La prospettiva del Festival Biblico è quella della speranza, benché alcuni dei salmi affrontati siano chiaramente espressione di un tempo “di esilio”.
Il programma è stato presentato nella conferenza stampa di oggi, lunedì 5 maggio, nella sala Guadagnin di palazzo Rinaldi, cui hanno partecipato il sindaco di Treviso, Mario Conte, l’assessore alla Cultura e al Turismo, Maria Teresa De Gregorio, don Ampelio Crema, presidente del Festival Biblico, don Michele Marcato, coordinatore del Comitato scientifico del Festival Biblico di Treviso, Francesca Caramel, referente del Festival per Treviso.
Torna un’installazione in piazza Rinaldi, pensata in questa edizione come “Il giardino dell’incontro. Ispirato ai Salmi della Bibbia ebraica”. Dopo il grande riconoscimento avuto l’anno scorso, il Comune di Treviso ha accolto di buon grado una nuova installazione arborea del Festival Biblico, a integrazione di quella “quasi permanente” che la stessa Amministrazione ha realizzato durante questi mesi invernali. Il periodo dell’installazione sarà prolungato per tutto il mese di maggio, in risposta all’esigenza, percepita un po’ da tutti, di avere in città dei luoghi di incontro dove vivere relazioni gratuite, nell’ascolto del messaggio donato dalla bellezza della natura, in armonia con lo spazio della piazza. Nei giorni dal 14 al 18 maggio, in particolare, saranno proposti nella piazza diversi eventi, mentre poi la stessa rimarrà a disposizione per altre iniziative culturali e di aggregazione. Come negli scorsi anni, saranno valorizzati altri ambienti interni, come le aule e i chiostri del Seminario vescovile di Treviso, l’Auditorium San Teonisto, di Fondazione Benetton Studi e Ricerche, Casa dei Carraresi, di Fondazione Cassamarca e gli spazi dei Musei Civici di S. Caterina e del Bailo.
Per quanto riguarda la scelta degli eventi, poiché il tema di quest’anno favorisce l’incontro della tradizione cristiana con quella ebraica, queste due realtà verranno messe in dialogo tra loro con vari format. In modo particolare, nella giornata conclusiva, con il dialogo ai Musei civici di Santa Caterina, tra il vescovo di Treviso, mons. Michele Tomasi, il filosofo Massimo Donà e il rabbino capo della comunità ebraica di Venezia, rav Alberto Avraham Sermoneta. Di grande importanza anche l’iniziativa con il carcere di Treviso, che vede coinvolti sei classi di studenti trevigiani e i giovani detenuti nella interpretazione in musica di alcuni salmi in chiave rap e trap.