Sede vacante: 170 cardinali all’undicesima Congregazione, tra i temi la richiesta di “un Papa pastore”

L’undicesima Congregazione generale del Collegio dei cardinali si è svolta questo pomeriggio, dalle 17 alle 19, ed è iniziata con una breve preghiera. Erano presenti circa 170 cardinali, di cui 132 elettori. Nei circa 20 interventi – ha riferito il direttore della Sala Stampa della Santa Sede, Matteo Bruni, nel briefing di questa sera in Sala Stampa Vaticana – si è parlato di etnicismo “in seno alla Chiesa e alla società”, di migrazioni “come dono, ma anche come domanda di sostenere i migranti nella fede, nel corso delle loro percorsi di migrazione”. I cardinali, inoltre, hanno affrontato il tema delle guerre in alcuni continenti, legato anche alla provenienza di alcuni porporati che sono intervenuti. Si è parlato di nuovo di Sinodo e di ecclesiologia di comunione, e dell'”impegno e responsabilità di tutti i cardinali nel sostenere il nuovo papa”. Il profilo di quest’ultimo, tracciato dai porporati nella Congregazione odierna, è stato quello di “un Papa pastore, con una prospettiva che porti al di là della sola Chiesa cattolica, particolarmente in un mondo in cui siamo tutti più vicini”, e quindi della necessità del dialogo tra le religioni e dei rapporti con mondi culturali diversi. Altro argomento dell’incontro pomeridiano del Collegio cardinalizio, la sfida delle sétte in alcune parti del mondo. Domani mattina è in programma la dodicesima Congregazione generale, che comincerà alle 9. Interpellato dai giornalisti, Bruni ha precisato che “i cardinali dovranno lasciare i loro cellulari a Santa Marta”, e che i telefonini “non saranno nelle loro mani finché non sarà finito il Conclave”. Da domani fino a mercoledì mattina, in tempo per la messa “Pro eligendo Pontifice”, è possibile per i cardinali elettori prendere possesso dei loro alloggi a Santa Marta e Santa Marta Vecchia. Al momento, domani pomeriggio non è prevista alcuna Congregazione. Per quanto riguarda la schermatura dei telefoni cellulari, annunciata dal Governatorato per il pomeriggio del 7 maggio in tutto il territorio vaticano, fatta eccezione di Castel Gandolfo, Bruni ha puntualizzato che “non riguarda piazza San Pietro”.

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