Papa Francesco: udienza, “la prudenza è la qualità di chi è chiamato a governare”, “troppo zelo può combinare disastri”

“Prudente è colui o colei che è capace di scegliere: finché resta nei libri, la vita è sempre facile, ma in mezzo ai venti e alle onde del quotidiano è tutt’altra cosa, spesso siamo incerti e non sappiamo da che parte andare”. Lo scrive il Papa, nel testo preparato per l’udienza di oggi in piazza San Pietro e letto da padre Pieruigi Giroli. “Chi è prudente non sceglie a caso”, osserva Francesco a proposito di una delle quattro virtù cardinali: “Anzitutto sa che cosa vuole, quindi pondera le situazioni, si fa consigliare e, con visione ampia e libertà interiore, sceglie quale sentiero imboccare”. “Non è detto che non possa sbagliare, in fondo restiamo sempre umani; ma almeno eviterà grosse sbandate”, puntualizza il Papa, che denuncia: “Purtroppo, in ogni ambiente c’è chi tende a liquidare i problemi con battute superficiali o a sollevare sempre polemiche. La prudenza invece è la qualità di chi è chiamato a governare: sa che amministrare è difficile, che i punti di vista sono tanti e bisogna cercare di armonizzarli, che si deve fare non il bene di qualcuno ma di tutti. La prudenza insegna anche che, come si suol dire, ‘l’ottimo è nemico del bene’. Il troppo zelo, infatti, in qualche situazione può combinare disastri: può rovinare una costruzione che avrebbe richiesto gradualità; può generare conflitti e incomprensioni; può addirittura scatenare la violenza”.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Territori