Consiglio europeo: Michel (presidente), “troppi morti a Gaza”. Subito la tregua, poi soluzione “due popoli e due Stati”

“È imperativo affrontare la situazione in Medio Oriente. Le atrocità degli attacchi del 7 ottobre e della conseguente guerra a Gaza hanno oltrepassato il limite della disumanità. Sono morti troppi civili”. Dopo aver affrontato nella lettera di invito al summit del 21 e del 22 marzo il tema della guerra in Ucraina e della difesa europea, il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, afferma: “Troppe vite innocenti sono a rischio a causa della catastrofica situazione umanitaria a Gaza e della terribile carestia. Il diritto internazionale deve essere pienamente rispettato. È urgentemente necessario un cessate il fuoco per proteggere i civili, consentire agli ostaggi di ritornare in sicurezza e garantire che l’assistenza umanitaria possa essere fornita secondo necessità”. Ancora: “I nostri sforzi per prevenire l’escalation regionale devono essere intensificati, soprattutto in Libano e nel Mar Rosso. In definitiva, l’Unione europea resta impegnata a favore di una soluzione giusta e globale tra israeliani e palestinesi, in cui lo Stato di Israele e uno Stato di Palestina democratico e sovrano vivano fianco a fianco in pace, sicurezza e riconoscimento reciproco”.
Michel aggiunge: “La nostra attenzione si concentrerà anche sull’agricoltura. I nostri agricoltori europei hanno espresso le loro preoccupazioni in modo forte e chiaro. Dobbiamo agire con decisione di fronte alle sfide che si trovano ad affrontare. Ciò significa fare il punto sul lavoro svolto finora e garantire che vengano compiuti progressi senza indugio, in particolare per quanto riguarda la posizione degli agricoltori nella filiera alimentare e la concorrenza leale, sia nel mercato interno che a livello globale”.
“Suggerisco inoltre di fare il punto sui preparativi per l’allargamento e le riforme, tenendo presente che i due filoni devono avanzare in parallelo per garantire che sia i futuri Stati membri che l’Ue siano pronti al momento dell’adesione”.

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