Caritas Sardegna: dedicato a “Cercando la libertà nei deserti esistenziali” l’ottavo numero della newsletter

È online l’ottavo numero della newsletter delle Caritas diocesane della Sardegna “Impegno Caritas” dedicato alla Quaresima/Pasqua 2024. Il titolo “Cercando la libertà nei deserti esistenziali” richiama il senso profondo della pubblicazione. “Raccontare – scrive mons. Antonello Mura, presidente della Conferenza episcopale sarda e delegato per la Caritas e i Migrantes, nella sua introduzione – è far emergere una persona ritrovata, un mistero visitato, una storia di salvezza. Se ognuno di noi scoprisse quale deserto è chiamato ad attraversare, e quale traguardo è invitato a raggiungere, allora sarebbe consapevole che sempre, all’inizio della sua storia, c’era una schiavitù, ma che alla fine, dopo tanto deserto, si fa esperienza della libertà, desiderata nel tempo della prova e poi conquistata nella gioia”.
Le nostre Caritas, osserva il vescovo delegato, “sanno raccontare perché conoscono il passaggio che tante persone hanno fatto dalla schiavitù alla libertà. E lo raccontano, perché le hanno accompagnate a riscoprire la bellezza di essere, semplicemente e autenticamente, uomini e donne, mai perdute del tutto, perché hanno conosciuto la strada per ritrovarsi. ‘Attraverso il deserto Dio ci guida alla libertà’, dice Papa Francesco”. “Abbiamo intercettato tante storie diverse – aggiunge mons. Mura – e abbiamo capito che nessuno, proprio nessuno, è esentato dalla gioia della libertà, ma neanche dalla prova del deserto. La Chiesa conosce i deserti interiori e quelli sociali che molti sono costretti ad affrontare e a superare. Conosce la tenerezza dell’accompagnamento e lo stile di chi sa stare accanto a coloro che fanno esperienza di solitudine e di abbandono. In questo modo, la stessa Chiesa, attraverso i gesti di carità si autorigenera continuamente, riscoprendosi in missione a nome del Vangelo”.
All’interno della pubblicazione si trovano dieci storie raccontate dalle dieci Caritas diocesane dell’Isola, storie da leggere “con l’occhio di chi si sarebbe potuto trovare ‘dall’altra parte’ – dice il delegato regionale Caritas, don Marco Statzu –, in modo da comprendere cosa significa astenersi dal giudizio. Storie di persone che hanno ricevuto un dono, che sono state liberate e a propria volta diventano liberanti per altri. Storie da leggere per capire che è possibile convertirsi, è possibile cambiare, è possibile percorrere una strada di libertà e accogliere una vita nuova”.

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