Papa Francesco: udienza, “Dio ci vuole santi intelligenti, perché senza la prudenza è un attimo sbagliare strada”

foto SIR/Marco Calvarese

“La persona prudente sa custodire la memoria del passato, non perché ha paura del futuro, ma perché sa che la tradizione è un patrimonio di saggezza”. Lo spiega il Papa, nel testo preparato per la catechesi dell’udienza di oggi in piazza San Pietro e letto da padre Pierluigi Giroli. “La vita è fatta di un continuo sovrapporsi di cose antiche e cose nuove, e non fa bene pensare sempre che il mondo cominci da noi, che i problemi dobbiamo affrontarli partendo da zero”, la raccomandazione di Francesco: “E la persona prudente è anche previdente. Una volta decisa la meta a cui tendere, bisogna procurarsi tutti i mezzi per raggiungerla”. “La vita cristiana è un connubio di semplicità e di scaltrezza”, conclude il Papa: “Preparando i suoi discepoli per la missione, Gesù raccomanda: ‘Ecco: io vi mando come pecore in mezzo a lupi; siate dunque prudenti come i serpenti e semplici come le colombe’. Come dire che Dio non ci vuole solo santi, ci vuole santi intelligenti, perché senza la prudenza è un attimo sbagliare strada!”.

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