Settimana sociale di Trieste: mons. Renna (Comitato scientifico), “la democrazia, prima di essere una forma di governo è un desiderio umano”

(Foto SIR)

(Milano) “A Trieste vogliamo mettere in luce i processi già in atto e rinvigoriti dal Cammino sinodale: per questo saranno importanti oltre che le relazioni, i laboratori, le ‘piazze tematiche’, le ‘buone pratiche’. Sarà importante tornare ad essere protagonisti della partecipazione perché, come ci siamo detti, la democrazia, prima di essere una forma di governo è un desiderio profondamente umano, spesso frustrato, eluso, ma vivo: è un campo di azione che ha alcuni aggettivi: plurale, collettivo, comunitario, vitale, generativo, espressione di un noi comunitario”. Lo ha sottolineato mons. Luigi Renna, presidente del Comitato scientifico e organizzatore delle settimane sociali, alla presentazione della cinquantesima edizione che si terrà a Trieste nel luglio 2024. “La Dottrina sociale della Chiesa ci consegna nella ‘Fratelli tutti’ tre concetti-chiave che ispirano la Settimana sociale: popolo, fraternità, dialogo. Popolo, parola di cui non dobbiamo avere timore e che i populismi rischiano di oscurare, perché è la società civile nella ricchezza che vogliamo mettere in luce; fraternità: è lo stile della prossimità che trova nei poveri e in quella che nel documento è chiamata la componente migratoria, i privilegiati compagni di strada di tanta parte della società civile che mette in atto un’opera di inclusione; il dialogo sociale, ossia la metodologia che è indicata per la migliore politica e per l’amicizia sociale. […] Quelli di Trieste saranno giorni in cui il dialogo rinvigorirà quell’amicizia sociale che è il frutto più maturo della partecipazione democratica”. Renna ha poi concluso: “auspichiamo una larga partecipazione, che vada al di là dei delegati delle diocesi, ma anche una preparazione remota e immediata, perché di democrazia e partecipazione si parli ovunque”. “Auspichiamo anche che il cinquantesimo delle Settimane sociali sia una tappa importante per la presenza dei cattolici in Italia. Sarà importante, se gli sarà possibile, che Papa Francesco ci porti la sua parola autorevole. Auspichiamo di poter avere anche il messaggio e anche la presenza del nostro Presidente della Repubblica Italiana”.

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