Papa Francesco: ai giornalisti, “la Chiesa è madre, riceve tutti, ognuno fa la sua strada, senza pubblicità”

“La Chiesa è aperta per tutti, poi ci sono legislazioni che regolano la vita dentro la Chiesa. Uno che è dentro è secondo la legislazione… Questo che lei dice è una semplificazione di dire… ‘Non può fare dei sacramenti’. Questo non vuol dire che la Chiesa sia chiusa. Ognuno incontra Dio per la propria via dentro la Chiesa e la Chiesa è madre e guida ognuno per la sua strada”. Così Papa Francesco ha risposto ieri a una giornalista, secondo la quale c’è “incoerenza” tra “Chiesa aperta” e “Chiesa non uguale per tutti”. “A me non piace dire: vengono tutti, ma tu, questo, l’altro… Tutti, ognuno nella preghiera, nel dialogo interiore, nel dialogo pastorale con gli agenti di pastorale, cerca il modo di andare avanti – ha spiegato il Pontefice -. Per questo fare una questione: perché gli omosessuali no? Tutti! E il Signore è chiaro: ammalati, sani, vecchi e giovani, brutti e belli, buoni e cattivi! C’è come uno sguardo che non capisce questa inserzione della Chiesa come madre e la pensa come una specie di ‘ditta’ che per entrare tu devi fare questo, farlo in questo modo e non in un altro…” Un’altra cosa, ha aggiunto il Santo Padre, “è la ministerialità nella Chiesa, che è il modo di portare avanti il gregge e una delle cose importanti è la pazienza nella ministerialità: accompagnare le persone passo dopo passo nella sua via di maturazione. Ognuno di noi ha questa esperienza: che la Chiesa madre ci ha accompagnato e ci accompagna nella propria via di maturazione. A me non piace la riduzione, questo non è ecclesiale, questo è gnostico. È come un’eresia gnostica che oggi è un po’ alla moda. Un certo gnosticismo che riduce la realtà ecclesiale a idee e questo non aiuta”. Papa Francesco ha concluso: “La Chiesa è madre, riceve tutti, e ognuno fa la sua strada dentro la Chiesa, senza pubblicità, e questo è molto importante”.

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