Gmg Lisbona: esperienza indimenticabile per i ragazzi dell’associazione Talita Kum

Sara porta nel cuore l’invito di Papa Francesco a “non avere paura” perché “tutto si può superare se ci si affida a Gesù”. Nelle pagine del diario dei ricordi Antonio annota: “Dio mi ama e mi ha desiderato”. Natalia è rimasta affascinata da tutto “soprattutto dalle canzoni”. Per Angelo “un’esperienza bellissima”. Sara, Antonio, Natalia, Angelo sono quattro ragazzi tra i 24 e i 32 anni dell’associazione Talita Kum di Velletri impegnata in attività socio assistenziali a favore di ragazzi con disabilità fisica e mentale. Dal 1° agosto i quattro ragazzi, sempre coinvolti nelle attività diocesane, sono a Lisbona con la presidente dell’associazione Francesca Faggion, la portavoce Miranda Colatriani e il marito Fabio Ludovisi – genitori di Antonio e Natalia. Hanno partecipato a tutti gli appuntamenti con Papa Francesco e prima di rientrare a Velletri il 10 agosto faranno tappa a Fatima martedì 8. Oltre a partecipare agli eventi della Gmg i ragazzi hanno “giocato e camminato. Tanto” racconta Sara, 32 anni. Per lei e per Angelo, è stato il primo viaggio senza i genitori. Anzi “la prima volta che si staccano dalle famiglie” evidenzia Francesca. Sara l’ha vissuta come “una grande prova. Non pensavo di farcela”. Miranda vuole rivolgere un ringraziamento a suor Veronica Amata Donatello, responsabile del Servizio nazionale per la pastorale delle persone con disabilità della Cei. “Si è prodigata tanto per i nostri ragazzi affinché avessero il necessario e potessero vivere al meglio questa esperienza” dice Miranda.
L’associazione Talita Kum, riconosciuta come ente di terzo settore, è nata a Velletri un anno fa e sta per avviare un centro diurno nei locali della chiesa Madonna del Rosario, guidata da don Roberto Mariani, che ha avuto in comodato d’uso gratuito dalla diocesi di Velletri, dove da un anno si è insediato il vescovo Stefano Russo. Il centro dovrebbe essere operativo da Natale. I locali sono al momento interessati da lavori di adeguamento. Per l’associazione, ma soprattutto per i ragazzi, Faggion e Ludovisi hanno lasciato tutto, lavoro compreso. “Noi abbiamo detto il nostro sì – dice la presidente –. Ora tocca al Signore guidarci”.
Talita Kum, che tradotto dall’aramaico significa “Fanciulla alzati” – in perfetta sintonia anche con il tema della Gmg appena conclusa, “Maria si alzò e andò in fretta” –, è stata fondata per rispondere a un’esigenza del territorio e “avere un punto di riferimento dove i ragazzi possano incontrarsi e fare attività insieme per avere uno scopo nella vita”, spiega Miranda. L’associazione vuole “offrire dei servizi a dei ragazzi che dopo la scuola dell’obbligo fanno da spettatori alla vita degli altri – continua la donna –. Vogliamo dare loro uno scopo per alzarsi la mattina. Abbiamo un vasto programma di attività per renderli protagonisti”. Intento dell’associazione “è anche quello di mandare un messaggio alla Chiesa che davanti alla disabilità non ha ancora spalancato del tutto le porte e non ha ancora fatto quel salto in avanti per prendersene pienamente cura”.

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