Incendio in Rsa a Milano: 6 morti, oltre 80 feriti. Gli altri anziani trasferiti. Sala (sindaco), “bilancio pesantissimo”. Il cordoglio delle istituzioni, allarme dai sindacati

”Un bilancio pesantissimo”: Beppe Sala, sindaco di Milano, sta seguendo da vicino la situazione alla Rsa Casa per coniugi di via dei Cinquecento dove stanotte si è sviluppato un incendio che ha causato la morte di sei anziani, cinque donne e un uomo, e oltre 80 feriti, ora ricoverati in varie strutture ospedaliere milanesi. ”Dopo una segnalazione di una persona di servizio, l’intervento dei Vigili del fuoco – ha detto Sala – è stato tempestivo”, senza però riuscire a mettere in salvo le persone che erano presenti nella stanza in cui le fiamme si sono sviluppate e in quelle immediatamente accanto saturate dal fumo. Sulle cause ancora nessuna certezza e “non credo che sia saggio fare ipotesi”, ha precisato il sindaco.
Gli altri anziani ricoverati “hanno riportato in forma più o meno severa sintomi da inalazione da fumo”, ma “nessun paziente risulta ustionato”, ha precisato Areu, Agenzia regionale emergenza urgenza. 170 ospiti indenni sono stati trasferiti in diverse strutture.
Le vittime sono Nadia Rossi, Laura Blasek, Mikhail Duci, Anna Garzia, Loredana Labate, Paola Castoldi.
Dalle autorità cittadine, regionali e nazionali sono giunte espressioni di condoglianze e vicinanza ai familiari. “A nome mio e del Governo, esprimo massima solidarietà alle persone coinvolte nell’incendio divampato questa notte in una struttura per anziani a Milano. Sincere condoglianze ai familiari delle vittime e un augurio di pronta guarigione ai feriti”, ha scritto su Twitter la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni.
Attilio Fontana, presidente della Regione Lombardia ha espresso “cordoglio e vicinanza ai familiari delle vittime del grave incidente accaduto a Milano”; la Regione “si è immediatamente messa a disposizione per cercare di rivolvere situazioni o problematiche, prima fra tutte la ricollocazione degli ospiti della struttura”.
La casa di riposo è in gestione alla società “Proges”, dalla quale è arrivata una nota, secondo cui la stessa società sarebbe “impegnata con tutte le sue persone a supportare i soccorritori, che ringraziamo per la loro dedizione, e le autorità nell’accertamento della dinamica dell’evento prestando loro la massima collaborazione”. Agli altri ospiti è stata fornita assistenza e “la sistemazione temporanea in altre strutture gestite dalla nostra società cooperativa”.
Le prime reazioni alla vicenda sono giunte dai sindacati milanesi. “Al dolore per l’accaduto si unisce la ferma richiesta di individuare le responsabilità, facendo luce sulla vicenda”, hanno chiesto varie sigle della Cgil. “A prescindere dalla dinamica dell’incendio di stanotte, il lutto che ha colpito la città di Milano non può e non deve riguardare soltanto le vittime ma deve far riflettere e interrogare, istituzioni in testa, rispetto alle condizioni di lavoro e sicurezza nelle case di riposo che operano troppo spesso con risorse limitate e carichi di lavoro pesantissimi per le operatrici e gli operatori, impegnati ogni giorno nel loro lavoro di cura con una professionalità e abnegazione che spesso fa la differenza nella resa dei servizi”.
Anche dalla Cisl si esprime “sincero cordoglio alle famiglie”; “in attesa degli accertamenti da parte delle forze di polizia e della magistratura”, si ribadisce “l’importanza del rispetto delle norme di salute e sicurezza nei luoghi di cura e di lavoro”.
“Auspichiamo che venga fatta luce al più presto sulla vicenda. Come accaduto nel periodo della pandemia, ancora una volta – si sostiene dalla sede Uil – le persone anziane sono al centro di vicende drammatiche imputabili a una possibile mancanza di sicurezza. Chiediamo con forza che vengano accertate rapidamente eventuali responsabilità”.

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