Germania: Parlamento boccia due leggi su suicidio assistito. Mons. Bätzing (Dbk), “raggiungere persone in difficoltà il più presto possibile”

Ieri al Bundestag, il Parlamento tedesco, sono state votate due proposte di legge per una nuova regolamentazione del suicidio assistito. Tuttavia, entrambi i progetti sono stati respinti. Al contempo, a larghissima maggioranza (688 su 693 votanti), il Bundestag ha approvato una mozione trasversale di due gruppi di parlamentari che impegna Governo e Parlamento a elaborare una legge sulla prevenzione del suicidio. I rappresentanti religiosi hanno reagito ai risultati e hanno chiesto che il dibattito continui. La certezza del diritto deve essere urgentemente garantita e la normalizzazione del suicidio assistito deve essere prevenuta: il presidente della Conferenza episcopale tedesca (Dbk), mons. Georg Bätzing, ha confermato che la Chiesa cattolica continuerà a non fornire assistenza al suicidio, ma prenderà parte al dibattito “in modo che nessuno scelga il suicidio perché lo vede come la soluzione apparentemente semplice o migliore o perché non ha ricevuto l’aiuto necessario”, ha sottolineato Bätzing, che ha richiesto che venga attuato un concetto di protezione che dovrebbe “garantire il più possibile la libera responsabilità del desiderio suicida”. Altrimenti, l’assistenza al suicidio potrebbe avvenire in Germania “senza che il legislatore affronti i pericoli che un’offerta di assistenza al suicidio pone all’autonomia dell’individuo”. La schiacciante maggioranza che ha ribadito la richiesta di un rafforzamento della prevenzione suicidale ha trovato ampio apprezzamento nelle Chiese: soprattutto perché viene richiesto dai parlamentari che si studi una strategia nazionale di prevenzione, ampliando i servizi sociali di consulenza telefonica e di assistenza psichiatrica di base. Mons. Bätzing ha esplicitamente richiesto che i servizi di prevenzione del suicidio siano significativamente ampliati con la promulgazione di una legge ad hoc: il tutto in tempi rapidi perché “dobbiamo fare in modo di raggiungere le persone in difficoltà il più presto possibile”.

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