Fondazione Migrantes: mons. Perego (presidente), “aprire occhi, orecchi dei credenti per sapere toccare le ferite” di chi giunge da noi

“Le nostre Migrantes siano luoghi che sappiano aprire occhi, orecchi dei credenti per sapere toccare le ferite dei migranti, ma anche per saper cogliere il desiderio di Dio nei migranti”. È quanto ha auspicato ieri sera l’arcivescovo di Ferrara-Comacchio, mons. Gian Carlo Perego, presidente della Fondazione Migrantes, durante la celebrazione eucaristica al termine della quarta giornata del corso di pastorale migratoria in corso a Roma e che si concluderà questa mattina. La nostra fede, ha detto il presule, deve “avere occhi, orecchi per vedere e ascoltare la vita dei migranti, perché in essa spesso c’è la ricerca non solo di una casa, di un lavoro, ma anche di un senso per la loro vita. Il cammino di vita si può trasformare in cammino di fede”. E parlando della figura di Abramo mons. Perego ha osservato che nella sua storia di migrante “c’è da parte di Dio il dono della vita, il dono di un figlio”.
Ieri i corsisti, riferisce www.migrantesonline.it, hanno ascoltato diverse relazioni su aspetti della pastorale della mobilità umana: don Mirko Dalla Torre, direttore della Migrantes di Vittorio Veneto e responsabile della Migrantes regionale del Triveneto per il settore dello spettacolo viaggiante, ha approfondito il tema della pastorale con i circhi; Lidia Di Pietro, direttore della Migrantes Abruzzo-Molise, è intervenuta sulla pastorale con i rom e sinti; don Egidio Todeschini, coordinatore nazionale delle Missioni cattoliche italiane in Svizzera, si è soffermato sul ruolo dei sacerdoti a fianco dei nostri connazionali. Don Marco Semehen, direttore della Migrantes dell’esarcato apostolico per gli ucraini cattolici residenti in Italia, ha parlato del ruolo dei coordinatori etnici mentre Antonio Bonifacio, direttore regionale della Migrantes della Campania, ha evidenziato il ruolo degli uffici della Migrantes regionale e diocesana. Oggi la conclusione con una riflessione sulla Fondazione Migrantes come “impegno culturale e advocacy nel contesto nazionale e internazionale”, affidata a mons. Perego.

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