Dialogo cristiano-islamico: appello, “chiamati a disarmo dei cuori e a conversione ecologica per essere custodi del creato”

“A sessant’anni dall’enciclica Pacem in terris siamo chiamate e chiamati a un disarmo dei cuori, a una conversione ecologica che rinnovi la nostra vocazione a essere custodi dell’opera di Dio. Le religioni, così come la politica, la scuola e i mass media sono responsabili dell’educazione alla pace e alla cura. Ci opponiamo alla benedizione delle armate in nome di Dio. Ci opponiamo allo storno di fondi dalla sanità e dall’istruzione a favore del comparto militare. Ci opponiamo al
linguaggio bellico che vede nell’altro un nemico. Chiediamo una riconversione dell’industria degli armamenti”. E’ quanto si legge nell’appello – appena diffuso – della XXII Giornata ecumenica del dialogo cristiano-islamico del 27 ottobre 2023 intitolata “Custodire il creato costruendo la pace”.
La Giornata, che anche quest’anno si celebra nel ricordo di Giovanni Sarubbi, é un’iniziativa emersa dalla preoccupazione per le possibili reazioni all’attentato terroristico dell’11 settembre 2001. Alla teoria dello ‘scontro di civiltà’ elaborata dal
politologo Samuel Huntington come lettura del terribile evento, uomini e donne di religione cristiana e islamica risposero proponendo il dialogo come l’unico futuro possibile dell’umanità e del cosmo.
Alla celebrazione della prima Giornata, nell’ultimo venerdì di Ramadan del 2002, ne sono seguite altre venti – dal 2008 celebrate nella data fissa del 27 ottobre per ricordare l’Incontro interreligioso di Assisi del 1986 – e anno dopo anno l’iniziativa ha coinvolto sempre più gruppi, comunità e associazioni che localmente praticano il “dialogo della vita”.
Dopo aver sottolineato, nel 2022, la necessità del disarmo per arrivare alla pace, quest’anno il Comitato promotore, alla luce delle Scritture sacre islamiche e cristiane, dell’enciclica Laudato si’ e della Dichiarazione di Abu Dhabi, propone una riflessione sulla custodia umana del creato. “I cambiamenti ecologici attuali – innalzamento della temperatura e dei mari, desertificazione, eventi climatici estremi – mostrano l’incidenza negativa delle azioni umane – guerre, inquinamento, sfruttamento estremo delle risorse – sul pianeta”, scrivono i promotori. Di qui l’invito conclusivo a “tutte le donne e gli uomini di buona volontà a organizzare il 27 ottobre iniziative per celebrare la XXII Giornata ecumenica del dialogo cristiano-islamico ‘Custodire il creato costruendo la pace'”.

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