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Romania: terremoto in Turchia e Siria, colletta nazionale, cattolica e ortodossa. Card. Muresan (Cer), “sostegno concreto e amore fraterno”

Rispondendo all’appello della Confederazione Caritas Romania, le diocesi e le eparchie cattoliche della Romania organizzano domenica, 5 marzo, una colletta per le vittime dei terremoti avvenuti in Turchia e Siria all’inizio di febbraio. In un messaggio nel quale invita i fedeli “alla solidarietà cristiana ed evangelica”, il card. Lucian Mureșan, presidente della Conferenza episcopale romena, ricorda che decine di migliaia di persone hanno perso la vita e che tante famiglie sono rimaste senza abitazione. “È il momento di offrire un segno concreto di sostegno e di amore fraterno – afferma il cardinale –, venendo in aiuto alle persone in difficoltà, indipendentemente dalla loro religione, etnia o zona geografica, manifestando compassione e solidarietà con le vittime di questo disastro naturale e con le loro famiglie”. Nel suo messaggio, il card. Mureșan fa appello alla memoria dei romeni, ricordando che la colletta avviene a quarantasei anni dal terremoto di 4 marzo 1977, che ha colpito soprattutto la capitale Bucarest, distruggendo circa trentacinquemila edifici e togliendo la vita a più di 1.500 persone. Le somme raccolte dalla Chiesa cattolica in Romania – informa un comunicato della Caritas romena – saranno destinate a programmi di emergenza, nel periodo immeditato, e programmi di ricostruzione e riabilitazione, a lungo termine. Anche la Chiesa ortodossa romena sta svolgendo una colletta nazionale per le vittime del terremoto in Turchia e Siria, dal 12 febbraio fino il 4 marzo.

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