Giornalismo: Aleteia Italia, “la società messa in liquidazione senza interlocuzione con i lavoratori”

“I lavoratori e le lavoratrici di Aleteia Italia Srl sono rimasti sconvolti dalle modalità e dalla rapidità con cui gli amministratori della società hanno deciso di liquidare una realtà così amata dai nostri lettori – come le centinaia di attestazioni di stima sui social testimoniano – senza alcun serio tentativo di rilancio e senza alcun coinvolgimento dei lavoratori che per quasi 12 anni hanno permesso ad una realtà editoriale di trovare spazio e autorevolezza nel dibattito ecclesiale italiano”. È quanto si legge nella nota dell’Assemblea dei lavoratori e delle lavoratrici di Aleteia Italia.
“Nelle scarne comunicazioni che l’Azienda ha condiviso con i collaboratori si parla di cifre insolute enormi di cui si fa difficoltà a capire come siano state calcolate, in tutto questo 6 persone, quasi tutte con figli piccoli, sono state cacciate e la società messa in liquidazione in fretta e furia, rendendo ardua qualsiasi interlocuzione essendo – tra l’altro – il management in uscita o in Francia dove ha sede la casa madre, Aleteia Sas”, prosegue la nota.
“Dispiace che una azienda che ha basato il suo lavoro sulla professionalità da un lato e dall’altro sull’annuncio dei valori del Vangelo non abbia trovato una modalità diversa per sistemare i rapporti con quelli che sono – prima di tutto – persone”, evidenzia la nota, che si conclude così: “Le lavoratrici e i lavoratori di Aleteia Italia Srl sperano in un ripensamento e in una maggiore equità nel rapporto con chi – per tanti anni – ha prodotto un notiziario aggiornato e innovativo nel panorama dei media cattolici italiani”.

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