Libri: Roma, domenica 12 marzo si presenta “Processo a Francesco. Il messaggio del Santo nella rivoluzione di Papa Bergoglio” di p. Fortunato

Verrà presentato domenica 12 marzo alle 17, nella basilica di Sant’Anastasia al Palatino a Roma, l’ultimo libro di padre Enzo Fortunato “Processo a Francesco. Il messaggio del Santo nella rivoluzione di Papa Bergoglio”, edito da Mondadori con la prefazione del card. Matteo Maria Zuppi. Dopo l’introduzione di Angelo Chiorazzo, fondatore della Cooperativa Auxilium, e il saluto di fra Marco Moroni, custode del Sacro Convento di Assisi, ne parleranno con l’autore: la giornalista Lucia Annunziata, il direttore del Corriere della Sera, Luciano Fontana, il fondatore della Comunità di Sant’Egidio, Andrea Riccardi, il direttore di Libero, Alessandro Sallusti, e il direttore di Avvenire, Marco Tarquinio. Le conclusioni sono affidate al card. Mauro Gambetti, vicario generale di Sua Santità per la Città del Vaticano. In apertura dell’incontro Paolo Fresu si esibirà con un inedito dedicato ai 10 anni di pontificato di Papa Francesco.
L’autore nel libro mette a confronto la storia, che per molti versi è speculare, di Papa Bergoglio a quella di san Francesco d’Assisi che, nel corso della sua vita, dovette passare attraverso ben tre processi: il primo, mosso dal padre Pietro di Bernardone; il secondo, noto come il processo del “Signor Papa”; e il terzo quando decise di rassegnare le dimissioni dalla guida del suo stesso Ordine. Partendo dal racconto di questi tre episodi, padre Enzo Fortunato riflette sulle somiglianze tra la vita del Santo e quella di Papa Francesco: entrambi, come Gesù, non giudicano mai l’altro, ma sono continuamente sotto giudizio.
Come scrive nella prefazione il card, Matteo Maria Zuppi, “una delle chiavi di lettura offerta da padre Enzo Fortunato sta nel modo in cui entrambi – il Santo e il Papa – rispondono ai loro accusatori. O, come sarebbe meglio dire, il modo in cui non rispondono. Non si tratta di eludere il confronto, ma di ribaltare il piano e la logica dell’accusa. Questa, infatti, alimenterebbe soltanto l’odio e il rancore. La logica del cuore apre invece lo spazio a un altro modo di intendere la relazione umana”.

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