Pace: Rondine all’Onu. Moratinos (Unaoc), “esempio di come possiamo lavorare insieme. La pace non è una scelta è un’urgenza”. Campagna Leaders for peace estesa fino al 2030

(Foto Rondine)

“La pace non è una scelta, è una necessità, un’urgenza. Ciò che ho visto a Rondine è un esempio di come possiamo lavorare insieme. Se hai il coraggio di mettere insieme persone provenienti da paesi in conflitto, che condividono la stessa umanità, hai speranza per il futuro. Con l’iniziativa Rondine siamo sulla buona strada. Potete contare su di noi, continueremo a lavorare insieme”. Queste le parole di Miguel Angel Moratinos, sottosegretario generale delle Nazioni Unite e Alto Rappresentante per Unaoc in apertura dell’evento “If war is a choice, peace can be too. How young peace leaders can contribute to the un agenda2030”, che si è da poco concluso presso la sede delle Nazioni Unite di New York. Evento promosso insieme alle Rappresentanze permanenti di Italia, Costa Rica e Monaco, e Unaoc partner di Rondine e sostenitori della campagna. “Rondine è una proposta concreta, a vostra disposizione. Usateci!”: queste le parole di Franco Vaccari, presidente e fondatore di Rondine che rilancia la concretezza e l’impegno della Cittadella nella costruzione della pace a partire dal vissuto e dei giovani. “Quando nelle discussioni e nei negoziati ci sono i nostri giovani, fanno la differenza, cambiano il clima del dialogo – continua Vaccari – più alleati troviamo lungo la strada, più giovani possiamo portare a Rondine affinché abbiano la possibilità di dare il proprio contributo. Più giovani formiamo che tornano ad operare nel proprio territorio, più Rondine esce dal borgo e amplia il raggio di impatto”. Concetto ribadito anche da Maurizio Massari, Rappresentante permanente dell’Italia presso le Nazioni Unite a New York che è stata la prima a sostenere l’appello della campagna “Leaders for Peace” che chiede agli Stati Membri di investire maggiormente nell’educazione alla pace, anche inserendo strutturalmente l’insegnamento dei Diritti umani nei sistemi educativi nazionali, e destinando una cifra simbolica dai loro bilanci a borse di studio per giovani brillanti leader di pace. “C’è sempre una costante che emerge da questi dibattiti: la pace come necessità, come ha detto Moratinos. Il nesso tra pace e educazione giovanile è fondamentale e necessita di tutto il nostro sostegno e investimento. Spero che in questo evento siamo riusciti a trasformare la teoria in pratica”. La Campagna di Rondine sarà estesa fino al 2030 con l’obiettivo di trasformare “Leaders for Peace” in uno strumento permanente di patrocinio della pace per i giovani di tutto il mondo, con l’obiettivo di accelerare l’attuazione dell’Agenda 2030 e più specificamente l’avanzamento dell’Sdg 16 sulla promozione di società pacifiche e inclusive.

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