Colombia: Governo ed Eln, riprendono i colloqui. Mons. Álvarez Gómez (Istmina-Tadó), “c’è sofferenza in popolazione civile”

Dopo quattro giorni di incertezza, il Governo colombiano e l’Esercito di liberazione nazionale (Eln) hanno iniziato ieri un quinto round di colloqui di pace, bloccati dalla fine di ottobre dal rapimento del padre del calciatore Luis Díaz. La questione dei sequestri, pratica che l’Eln ha detto di non voler abbandonare, è il convitato di pietra di questo ciclo di colloqui, che si svolgono in un clima di incertezza, poiché componenti della guerriglia continuano a mettere in atto azioni violente, nonostante il cessate-il-fuoco in atto. In particolare, l’Eln ha terminato il suo sciopero armato nel dipartimento occidentale del Chocó.
In questa zona che si estende lungo il Pacifico, nelle ultime settimane, le Forze di autodifesa gaitaniste della Colombia (i paramilitari del Clan del Golfo) e l’Eln hanno combattuto per il controllo del territorio e della popolazione nei comuni di Medio San Juan, Nóvita, Istmina, Sipí e Litoral del San Juan. L’Ufficio delle Nazioni Unite per il coordinamento degli affari umanitari (Ocha) ha lanciato un allarme sulla situazione umanitaria, indicando che 9.079 persone (2.147 famiglie) appartenenti a 45 comunità afro-discendenti e indigene sono state confinate dall’incursione dei gruppi armati. In questo scenario, mons. Mario de Jesús Álvarez Gómez, vescovo della diocesi di Istmina-Tadó e amministratore apostolico di Quibdó, in un video ha chiesto che “la Chiesa e le organizzazioni possano raggiungere questi territori per aiutare le comunità. La sofferenza di così tante persone, di così tanti bambini, di così tanti anziani, deve toccare i nostri cuori. Che tutti questi gruppi capiscano finalmente che devono lasciare libera la popolazione civile e permetterci di raggiungerli con gli aiuti umanitari. Preghiamo il Signore che questo possa essere fatto e che tutti noi troviamo la via della riconciliazione e della pace”.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Territori