Canada: Rapporto governativo sulle morti medicalmente assistite. 13.241 nel 2022, 44.958 dall’introduzione della legge nel 2016

Nel 2022, ci sono state 13.241 disposizioni di morte medicalmente assistita in Canada. Si tratta di un numero che rispetto al 2021 è aumentato del 31,2% (con variabili regionali che vanno da +45,5% in Quebec a +4% nella regione di Saskatchewan). Si tratta del 4,1% di tutte le morti che sono avvenute in Canada nel 2022. Sono dati contenuti nel quarto rapporto annuale sulle morti medicalmente assistite in Canada, relativo al 2022 e pubblicato sul sito del Governo canadese. Da quando la legislazione è stata introdotta nel 2016, sono state in totale 44.958 le persone che hanno chiesto di morire in questo modo. Il tasso medi di crescita annuale è del 31,1% dal 2019 al 2022. Di quei 13.241, il 3,5% (463 casi) hanno chiesto la morte assistita per casi in cui “la morte naturale non era ragionevolmente prevedibile”. Infatti, dal marzo 2021, una modifica della legge del 2016 ha introdotto la possibilità di accedere alla morte medicalmente assistita anche per queste persone. Il 63% delle persone che si sono sottoposte alla morte medicalmente assistita aveva il cancro, il 18,8% patologie cardiovascolari, 13,2% respiratorie e 12,6% neurologiche. Il 51,4% erano uomini, il 48,6% donne; l’età media registrata è stata di 77 anni (con un 1,3% tra i 18 e 45 anni, e un 2,2% tra 46 e 55 anni. Al di sotto dei 18 anni la legge non consente il ricorso alla morte medicalmente assistita). Tra le ragioni elencate dalle persone che hanno chiesto di morire così, la perdita della possibilità di svolgere attività significative (86,3%), impossibilità di controllare il dolore (59,2%), perdita di dignità (53,1%), sentirsi un peso per la famiglia (35,3%), isolamento o solitudine (17%). Dice ancora il rapporto, che il 77,6% dei destinatari aveva ricevuto cure palliative e tra quelli che non si erano sottoposti a questi trattamenti, l’87,5% avrebbe avuto accesso a questi servizi, rifiutandolo. Questo dato suggerirebbe “che le cure palliative continuano a rimanere disponibili e accessibili per le persone che hanno ricevuto la morte medicalmente assistita”. Sono stati 1.837 i sanitari che hanno seguito questi percorsi, nel 67,7% medici di famiglia.

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