Romania: Blaj, 75 anni soppressione Chiesa greco-cattolica romena. Card. Gugerotti, “grandezza del martirio, esempio indimenticabile”

(Foto Arcieparchia di Blaj)

Sono passati 75 anni da quando nell’autunno del 1948 è iniziata la persecuzione dei comunisti contro la Chiesa greco-cattolica romena: i vescovi greco-cattolici furono arrestati, la Chiesa fu soppressa e tutti i beni confiscati. L’evento è stato ricordato nel pomeriggio del 29 novembre, nella cattedrale greco-cattolica di Blaj, con un momento di preghiera e interventi da parte delle autorità civili ed ecclesiali. Alla manifestazione, intitolata “L’ora del venerdì santo”, hanno preso parte tutti i vescovi greco-cattolici romeni, il presidente della Repubblica Klaus Iohannis, varie autorità locali e religiose.

(Foto Arcieparchia di Blaj)

Nel messaggio inviato, il prefetto del Dicastero per le chiese orientali, il card. Claudio Gugerotti ha spiegato che ricordare il male sopportato serve “per rinfrescare la memoria, attraverso l’ottica del perdono reciproco, che è portatore di pace e di purificazione”. Inoltre, ha apprezzato che “la grandezza del martirio di questa Chiesa è un esempio indimenticabile, che emoziona ed ispira”. Anche il card. Lucian Mureșan, arcivescovo maggiore della Chiesa greco-cattolica romena, ha ricordato i vescovi martiri, ora beati e “diventati le nostre guide sulla via della salvezza”: “ci insegnano che non c’è via di mezzo tra verità e falsità, tra giustizia e ingiustizia, tra amore e odio, tra fedeltà e tradimento”. Il presidente Iohannis ha confermato l’apprezzamento e il sostegno dello Stato romeno per la Chiesa greco-cattolica, e la necessità di una riparazione morale per il male subito.

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