Papa Francesco: a rettori santuari, “nella scelta dei sacerdoti per le confessioni, vi sia un buon discernimento”

(Foto Vatican Media/SIR)

Si viene al Santuario, anzitutto, per pregare. Da parte nostra è necessario che rimanga sempre viva la preoccupazione che i nostri Santuari siano realmente luoghi privilegiati di preghiera”. Lo ha detto stamani, nell’Aula Paolo VI, Papa Francesco nell’udienza con i partecipanti al secondo incontro internazionale per i rettori e gli operatori dei Santuari organizzato dalla Sezione per le questioni fondamentali dell’evangelizzazione nel mondo del Dicastero per l’Evangelizzazione a Roma, dal 9 all’11 novembre 2023, sul tema “Il Santuario: casa di preghiera. “So con quanta cura vi si celebra la santa Eucaristia e quanto impegno viene dedicato al Sacramento della Riconciliazione”, ha osservato il Pontefice.
Da parte sua la raccomandazione che, “nella scelta dei sacerdoti per le Confessioni, vi sia un buon discernimento, perché non accada che quanti si presentano al confessionale attirati dalla misericordia del Padre trovino degli ostacoli a vivere una piena riconciliazione”. “Il Sacramento della Riconciliazione è perdonare, sempre, perdonare – ha aggiunto -. Non può accadere, specialmente nei Santuari, che trovino degli ostacoli, perché in essi la misericordia di Dio chiede di essere espressa in modo sovrabbondante, per la loro stessa natura. Così giustamente li percepiscono i fedeli: come luoghi speciali in cui incontrare la grazia di Dio. Perdonate sempre come perdona il Padre. Perdonare”.

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