Regno Unito: “Safe spaces”, progetto cattolico e anglicano per aiutare le vittime di abusi sessuali, fisici, finanziari, psicologici e domestici

Continuerà, dopo due anni di uno schema pilota di successo, l’esperienza ecumenica di “Safe spaces”, ovvero “spazi sicuri”, un progetto per aiutare le vittime di abusi sessuali, fisici, finanziari, psicologici e domestici subiti nelle chiese promosso dalla Chiesa cattolica e dalla Chiesa d’Inghilterra. Ad annunciarlo è la conferenza episcopale cattolica d’Inghilterra e Galles con un comunicato nel quale si spiega che, a gennaio, il servizio verrà affidato a una charity in modo permanente. Nel frattempo l’iniziativa che ha assistito, fino ad oggi, trecento persone continuerà ad essere gestita da “Victim Support” e da “Splitz Support Service”, due charities specializzate in questo settore. I finanziamenti del progetto arrivano dalle chiese che garantiscono alle vittime una squadra di counsellors con una preparazione specifica. Si tratta di un servizio nazionale in remoto che riguarda tutta l’Inghilterra e il Galles e comprende un sito (www.SafeSpacesEnglandandWales.org.uk), un telefono amico e la possibilità di chattare. Il sostegno alla vittima viene garantito senza limiti di tempo e comprende anche informazioni di tipo legale. Se sono necessari incontri dal vivo, faccia a faccia, “Safe spaces” mette le vittime in contatto con le organizzazioni locali più indicate a garantire il tipo di aiuto richiesto. “Safe spaces” si occupa di qualunque tipo di abusi, sessuali, fisici, finanziari, psicologici e domestici.

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