Sardegna: Cnr, scoperto nuraghe dell’età del bronzo grazie a rilievi lidar da drone Ispc

(Foto Cnr)

In Sardegna è stato scoperto un nuraghe grazie ai rilievi Lidar da drone dell’Istituto di scienze del patrimonio culturale del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Ispc). Grazie all’accesso ai laboratori Cnr-Ispc, parte dell’Infrastruttura di ricerca per l’Heritage Science (E-rihs), gli archeologi dell’Università di Cagliari hanno ottenuto importanti risultati presso il sito nuragico di Bruncu ‘e s’Omu nel territorio di Villa Verde in provincia di Oristano.
Nell’ambito del Nuraghe project, risultato vincitore della call nazionale 2021 per l’accesso ai laboratori mobili di E-rihs.it, il nodo italiano dell’Infrastruttura di ricerca europea per l’Heritage Science, coordinato da Costanza Miliani, direttrice del Cnr-Ispc, è stata messa in campo la tecnologia Lidar (Laser Imaging Detection and Ranging) per l’indagine di siti archeologici coperti da vegetazione, offerta in accesso dal Cnr-Ispc della sede di Potenza. La capacità del Lidar di penetrare all’interno della vegetazione, filtrandola opportunamente con raffinati algoritmi di elaborazione, consente di riportare alla luce strutture archeologiche e variazioni topografiche di interesse culturale non note o conosciute parzialmente a causa della grande difficoltà di rilevarle da terra. Il sito si trova in un’area prevalentemente vulcanica, nella quale le ricerche archeologiche hanno evidenziato come l’area fosse intensamente popolata, durante l’età del bronzo e del ferro (XVIII-VIII secolo a.C.), da numerosi siti nuragici. Tra questi spicca il sito di Bruncu ‘e s’Omu, caratterizzato da un monumentale Nuraghe e un insediamento capannicolo del periodo del Bronzo finale (1150-900 a.C.), tuttora in corso di scavo da parte dell’Università di Cagliari.

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