Nicaragua: la solidarietà del Celam alla Chiesa e alla popolazione, dopo gli ultimi attacchi del regime

Il Consiglio episcopale latinoamericano e caraibico (Celam) ha espresso vicinanza e solidarietà a tutto il popolo di Dio del Nicaragua: vescovi, sacerdoti, religiosi e religiose, laici e laici di fronte alle dure vessazioni delle autorità governative.
“Gli ultimi avvenimenti, come l’assedio di sacerdoti e vescovi, l’espulsione di membri delle comunità religiose, la profanazione dei templi e la chiusura delle stazioni radio, ci hanno ferito profondamente. Esprimiamo loro la nostra solidarietà e vicinanza”, scrivono i rappresentanti dei vescovi del continente nel loro messaggio, firmato da mons. Miguel Cabrejos Vidarte, arcivescovo di Trujillo (Perù), e da mons. Jorge Eduardo Lozano, arcivescovo di San Juan de Cuyo (Argentina), rispettivamente presidente e segretario generale del Celam.
In una situazione così difficile, prosegue la nota, “accompagniamo i nostri fratelli che attraverso strade diverse cercano di essere la voce di coloro che non hanno voce, per costruire un dialogo capace di tracciare un cammino di unità e di pace”.
Nel frattempo, mons. Rolando José Álvarez, vescovo di Matagalpa e amministratore apostolico di Estelí, che ha rotto per meno di un’ora, giovedì, l’assedio della Polizia, uscendo in strada con il Santissimo sacramento, ma che si è visto negare la possibilità di celebrare la messa in cattedrale, ha subito forti attacchi dalla vicepresidente Rosario Murillo, che è anche moglie del presidente Daniel Ortega (il vescovo è stato accusato di “strumentalizzare” simboli e valori religiosi), e da altri parlamentari sandinisti, dai quali è stato accusato di porsi fuori dalla legge.

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