Commissione Ue: Pnrr, fondi europei all’Italia a sostegno della produzione di biometano

La Commissione europea ha approvato oggi, ai sensi delle Ue in materia di aiuti di Stato, un regime nazionale, messo a disposizione attraverso il dispositivo per la ripresa e la resilienza, “inteso a sostenere la costruzione e la gestione di impianti di produzione di biometano nuovi o convertiti”. La misura rientra nella strategia dell’Italia per ridurre le emissioni di gas a effetto serra e aumentare la sua quota di energie rinnovabili. Il regime, secondo una nota della Commissione europea, “contribuirà inoltre agli obiettivi del piano RePowerEu di ridurre la dipendenza dai combustibili fossili russi e di portare avanti rapidamente la transizione verde”. Margrethe Vestager, vicepresidente della Commissione, dichiara: “Il regime di aiuti italiano che abbiamo approvato oggi promuoverà la produzione dell’Ue di biometano sostenibile da utilizzare nei settori dei trasporti e del riscaldamento, in linea con il piano RePowerEu. La misura di aiuto italiana, che sarà in parte finanziata dal dispositivo per la ripresa e la resilienza, aiuterà l’Italia a conseguire i suoi obiettivi di riduzione delle emissioni, a ridurre la sua dipendenza dai combustibili fossili russi e a migliorare la sicurezza dell’approvvigionamento di gas, limitando nel contempo le possibili distorsioni della concorrenza”.
Il regime notificato dall’Italia “sosterrà la produzione di biometano sostenibile da immettere nella rete nazionale del gas per essere utilizzato nei settori dei trasporti e del riscaldamento. In particolare, la misura è volta a promuovere la costruzione e il funzionamento di impianti di produzione di biometano nuovi o convertiti in Italia”. Per poter beneficiare di un aiuto nell’ambito del regime, la produzione di biometano deve essere conforme ai requisiti stabiliti nella direttiva dell’Ue sulle energie rinnovabili.
L’aiuto sarà concesso cumulativamente sotto forma di: sovvenzioni agli investimenti, con un bilancio totale di 1,7 miliardi di euro (l’importo dell’aiuto per progetto coprirà fino al 40% dei costi di investimento ammissibili); tariffe di incentivazione, con un bilancio stimato di 2,8 miliardi, da pagare durante la fase operativa dei progetti, per un periodo di 15 anni. “I progetti saranno selezionati mediante una procedura di gara trasparente e non discriminatoria, in cui i beneficiari concorreranno per l’importo più basso della tariffa di incentivazione necessaria per la realizzazione di un singolo progetto”. Il primo invito a presentare progetti inizierà a partire entro il 2022. “Al fine di beneficiare dei finanziamenti attraverso il dispositivo per la ripresa e la resilienza, la costruzione o la trasformazione di impianti di produzione di biometano devono essere completate entro il 30 giugno 2026”.

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