Sinodo Valdese: Alessandra Trotta riconfermata moderatora della Tavola valdese

Si è chiuso con il discorso della riconfermata moderatora della Tavola valdese, diacona Alessandra Trotta, il Sinodo delle chiese metodiste e valdesi. “Vogliamo radicarci in un impegno – che nel nostro modo di intendere la fede non può che essere rinnovato e che infatti anche in questo Sinodo abbiamo rinnovato – a dare un contributo, non solo di parole ma di partecipazione e azione concreta nei dibattiti culturali e sociali e nelle lotte su temi importanti come quello della cura degli anziani e del lavoro, della salvaguardia dell’ambiente, della costruzione della pace e della democrazia. Importanti perché essenziali per la dignità dell’umanità e dell’intera creazione di Dio, che da credenti e cittadini siamo chiamati a difendere sempre”, ha dichiarato la moderatora. I lavori del Sinodo quest’anno, si legge in una nota, si sono concentrati non solo sugli aspetti organizzativi della chiesa, sull’ecumenismo e i rapporti internazionali, ma anche sulle opere sociali e sulla formazione. Il mandato per l’anno che sta per iniziare è quello di continuare con impegno e fiducia a lavorare al fianco delle persone povere, ultime e in difficoltà. Fra le mozioni approvate, il documento che esorta affinché non vi siano “lavoratori poveri”, chiede il riconoscimento di un salario minimo. Tenutosi a Torre Pellice dal 21 agosto, nei primi due giorni in sessione congiunta insieme all’Unione cristiana evangelica battista d‘Italia (Ucebi) nella cosiddetta Assemblea Sinodo, il Sinodo valdese e metodista, massimo organo decisionale di queste chiese protestanti storiche, ha visto la partecipazione di circa 200 delegati, delegate e ospiti da tutta Italia.

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