Rai Vaticano: “Viaggio nella Chiesa di Francesco”, domenica 28 agosto puntata dedicata al Giubileo del 2025

Che cosa è un Giubileo? Ma soprattutto è ancora utile ed attuale oggi? A queste domande risponde la puntata speciale di “Viaggio nella Chiesa di Francesco”, il programma di Massimo Milone e Nicola Vicent,  dal titolo “Pellegrini di speranza. Verso il Giubileo del 2025” realizzato dal giornalista Stefano Ziantoni, in onda su Rai 1 domenica 28 agosto alle ore 00.25, in replica su Rai Storia domenica 4 settembre alle 12.30, e per l’estero, sui canali di Rai Italia. Lo stesso Paolo VI, prima di indire l’Anno Santo del 1975, si chiese se fosse ancora opportuno mantenere la tradizione del Giubileo considerando i cambiamenti avvenuti nella Chiesa dopo il Concilio Vaticano II e nelle società di tutto il mondo. Così come allora, la risposta oggi di Papa Francesco è sì. Il prossimo Giubileo ordinario sarà celebrato nel 2025. Il motto ufficiale è “Pellegrini di speranza”. “In queste due parole è racchiusa tutta la forza della speranza di cui il mondo oggi sente un particolare bisogno” spiega mons. Rino Fisichella, pro prefetto del Dicastero per l’Evangelizzazione, al quale il Pontefice ha affidato l’organizzazione e la regia del prossimo Anno Santo. “Quello del 2025 sarà il Giubileo della speranza, con il quale il Papa inviterà la Chiesa, gli uomini e le donne del nostro tempo e soprattutto i giovani a riscoprire il tema della speranza”, sottolinea Fisichella nella sua prima lunga intervista rilasciata a Rai Vaticano. Un viaggio nella storia dei Giubilei: sin dal primo, nel 1300, indetto da Bonifacio VIII, illustrando la loro grande rilevanza: spirituale, ecclesiale e sociale. Un viaggio anche tra storia e curiosità che svela i cambiamenti avvenuti. L’intervallo temporale, ad esempio: inizialmente ogni 100 anni, poi ridotto a 50, a 33 ed infine agli attuali e tradizionali 25 anni. Oppure l’apertura della Porta Santa: inizialmente non prevista. O la visita delle basiliche: in principio solo quelle di San Pietro e San Paolo e portate successivamente a quattro, con l’aggiunta di San Giovanni in Laterano e Santa Maria Maggiore.

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