Devozione: Umbria, dal 29 agosto al 12 settembre arriva la reliquia di Sant’Antonio da Padova

Ultimi chilometri in terra laziale in questi giorni per i pellegrini di sant’Antonio che camminano lungo la penisola portando nello zaino una reliquia del Santo taumaturgo. Alla staffetta si unirà da Rieti fra Massimiliano Patassini, direttore responsabile del “Messaggero di sant’Antonio” e del “Messaggero dei Ragazzi”, che accompagnerà i pellegrini fino ad Assisi. Lunedì 29 agosto il gruppo, che partirà alle ore 6.30 dal santuario di Greccio, passerà in Umbria con arrivo di tappa a Terni, alla basilica dei Protomartiri, intorno alle 14.30 (alle 18.30 santa messa con esposizione della reliquia e testimonianza dei pellegrini). L’intera Umbria verrà attraversata quindi da sud a nord lungo la Via di san Francesco, per immettersi poi in Toscana martedì 13 settembre.
In Umbria la staffetta toccherà via via Macenano (dove mercoledì 30 agosto alle ore 21 si terrà la veglia antoniana nella chiesa di S. Maria in Ferentillo), Spoleto, Trevi, Spello, Assisi, dove il gruppo arriverà sabato 3 settembre, prima a Santa Maria degli Angeli, in mattinata, e poi alla basilica di San Francesco in Assisi, per i Vespri solenni delle ore 19. Il giorno successivo, domenica 4 settembre, sarà tutto dedicato alla città di san Francesco, con in particolare la santa messa solenne in basilica superiore presieduta da fra Antonio Ramina, rettore della Pontificia Basilica di Sant’Antonio a Padova ed eccezionalmente pellegrino a piedi da Trevi ad Assisi.
A seguire, la staffetta partita in giugno dalla Sicilia sarà a Valfrabbrica, Eremo San Pietro di Vigneto, a Gubbio, Pietralunga, Pieve de’ Saddi, Città di Castello, Citerna, passando poi il 13 settembre in Toscana, e precisamente all’eremo francescano di Montecasale in comune di Sansepolcro (Arezzo).
La parte più suggestiva di questo tratto sui passi di Antonio di 800 anni fa è sicuramente la parte che coincide con il cosiddetto “Sentiero di Francesco”, che da Assisi, la cittadina umbra che diede i natali al Poverello, passando per Gubbio, famosa per l’episodio dell’incontro di san Francesco con il Lupo, arriva al santuario di La Verna, dove Francesco ricevette le Sacre Stimmate. Si tratta di un cammino dello spirito immerso nella natura che tocca luoghi simbolo della devozione francescana. Assisi è sicuramente un punto di svolta anche della spiritualità antoniana. Il 30 maggio del 1221 il giovane frate portoghese Antonio, naufragato sulle coste siciliane alcuni mesi prima, insieme ad altri confratelli raggiunse Assisi per partecipare alla grande assemblea del cosiddetto “Capitolo delle stuoie”. Lì poté vedere il ministro dell’ordine frate Francesco, già molto malato, e ascoltarne le parole che divennero per Antonio fuoco interiore. Tra la fine del 1223 e l’inizio del 1224, Francesco inviò ad Antonio un biglietto, in cui lo autorizzava ad insegnare teologia ai frati, purché non tralasciasse la preghiera.
Nei circa 250 chilometri totali che verranno percorsi in Umbria, come di consueto, la reliquia di sant’Antonio “camminerà” insieme ai pellegrini all’interno di uno speciale zaino che la custodisce.
Il Cammino da Capo Milazzo a Padova è stato promosso dal Progetto Antonio 20-22, espressione dei Frati minori conventuali della Provincia italiana di S. Antonio di Padova, ed è stato voluto e ideato – insieme ai collaboratori laici – da alcune delle principali realtà della famiglia antoniana: Pontificia Basilica di S. Antonio a Padova, Messaggero di sant’Antonio, Il Cammino di Sant’Antonio, Associazione Cammino di S. Antonio, Centro Francescano Giovani – Nord Italia, Peregrinatio Antoniana, Caritas Sant’Antonio.

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