Diocesi: mons. Parisi (Lamezia Terme) in visita all’ospedale, “il paziente non è un numero su una cartella clinica, né una fonte di monetizzazione”

(fonte diocesi Lamezia Terme)

“Siamo chiamati ad avere gli stessi sentimenti gli uni per gli altri, aprirci all’altro, incontrare l’altro non come un paziente, non come un numero su una cartella clinica, ma guardare l’altro e servirlo come persona umana”. Così mons. Serafino Parisi che – nel giorno della presa di possesso canonico della diocesi di Lamezia Terme nella celebrazione di questa sera – ha voluto fosse l’ospedale “S. Giovanni Paolo II” il primo luogo dell’incontro con la comunità lametina. Mons. Parisi ha presieduto un breve momento di preghiera nella cappella del nosocomio lametino. “Tutti voi, ad ogni livello, avete un grande compito – ha detto –. Io vengo qui con grande disponibilità per sostenere, dare supporto, per dare uno slancio al vostro servizio. Abbiamo bisogno soltanto di una condizione, che rappresenta una scelta e uno stile di vita: il timbro dell’umanità”. “Gesù è venuto a dirci che dobbiamo recuperare il livello più alto dell’umanità, la donna e l’uomo ad immagine e somiglianza di Dio. Non guardare all’altro come fonte di monetizzazione, ma puntare alla dignità dell’altro”, ha sottolineato. “Siete chiamati – ha proseguito mons. Parisi – a un intervento appassionato, professionalmente qualificato e soprattutto umano. Il vostro compito è quello di prendersi cura”.  Il vescovo di Lamezia si è soffermato sugli ultimi due anni di emergenza sanitaria e le restrizioni che hanno tenuto lontani gli ammalati dai loro affetti più cari. Parisi ha parlato di “una mutilazione degli affetti, necessaria dal punto di vista professionale e sanitario, ma che è una barbarie. Domandiamoci: che cosa può fare un figlio, una figlia, un nipote, una persona cara accanto a un moribondo?  Apparentemente non può fare niente. E invece è una presenza che considera una storia e accompagna un’esistenza in quel passaggio. Una presenza che dà speranza e forza.  Che quello che abbiamo vissuto in questi due anni possa servirci a incontrare l’altro con grande passione, calore, slancio”. Mons. Parisi ha poi fatto visita ai degenti di alcuni reparti del nosocomio lametino.

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