Papa in Canada: incontro autorità, “superare la retorica della paura nei confronti degli immigrati”

(Foto Vatican Media/SIR)

“Occorre lavorare per superare la retorica della paura nei confronti degli immigrati e per dare loro, secondo le possibilità del Paese, la possibilità concreta di essere coinvolti responsabilmente nella società”. Lo ha detto il Papa, che nel suo primo discorso pronunciato ieri in Québec, durante l’incontro con le autorità civili, i rappresentanti delle popolazioni indigene e il Corpo diplomatico, ha espresso “apprezzamento in tal senso per la generosità nell’ospitare numerosi migranti ucraini e afghani”. Per realizzare tale obiettivo, ha spiegato Francesco, “i diritti e la democrazia sono indispensabili”, ma “è necessario fronteggiare la mentalità individualista, ricordando che il vivere comune si fonda su presupposti che il sistema politico da solo non può produrre”. “Anche in questo la cultura indigena è di grande sostegno nel ricordare l’importanza dei valori della socialità”, l’omaggio del Papa: “E pure la Chiesa cattolica, con la sua dimensione universale e la sua cura nei riguardi dei più fragili, con il legittimo servizio a favore della vita umana in ogni sua fase, dal concepimento e fino alla morte naturale, è lieta di offrire il proprio contributo”. “Anche in un Paese tanto sviluppato e progredito come il Canada, che dedica molta attenzione all’assistenza sociale, non sono pochi i senzatetto che si affidano alle chiese e ai banchi alimentari per ricevere aiuti e conforti essenziali, che – non dimentichiamolo – non sono solo materiali”, l’analisi di Francesco: di qui l’urgenza di “adoperarci per porre rimedio alla radicale ingiustizia che inquina il nostro mondo, per cui l’abbondanza dei doni della creazione è ripartita in modo troppo diseguale”. “È scandaloso che il benessere generato dallo sviluppo economico non vada a beneficio di tutti i settori della società”, la denuncia di Francesco: “Ed è triste che proprio tra i nativi si registrino spesso molti tassi di povertà, cui si collegano altri indicatori negativi, come il basso indice di scolarizzazione, il non facile accesso alla casa e all’assistenza sanitaria. L’emblema della foglia d’acero, che compare abitualmente sulle etichette dei prodotti del Paese, sia di stimolo per tutti a compiere scelte economiche e sociali volte alla condivisione e alla cura dei bisognosi. È lavorando di comune accordo, insieme, che si affrontano le sfide pressanti di oggi”.

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