Vaccini anti Covid: Aifa, “tra dicembre 2020 e giugno 2022 pervenute 137.899 segnalazioni su 138.199.076 dosi somministrate di cui l’81,8% riferite a eventi non gravi”

Tra il 27 dicembre 2020 e il 26 giugno 2022 per i cinque vaccini in uso nella campagna vaccinale in corso contro il Covid-19, “sono pervenute 137.899 segnalazioni su un totale di 138.199.076 di dosi somministrate (tasso di segnalazione di 100 ogni 100.000 dosi), di cui l’81,8% riferite a eventi non gravi, come dolore in sede di iniezione, febbre, astenia/stanchezza, dolori muscolari”. Lo segnala oggi l’Agenzia italiana del farmaco (Aifa), nel dodicesimo Rapporto di farmacovigilanza sui vaccini anti-Covid-19. I dati raccolti e analizzati riguardano le segnalazioni di sospetta reazione avversa registrate nella Rete nazionale di farmacovigilanza, per l’appunto nel periodo 27 dicembre 2020-22 giugno 2022.
“Nel secondo trimestre del 2022 i tassi di segnalazione relativi alla 1ª dose restano più elevati rispetto alle dosi successive e sono più bassi dopo la 4ª dose per tutti i vaccini”, precisa l’Aifa.
“Le segnalazioni gravi corrispondono al 18,1% del totale, con un tasso di 18 eventi gravi ogni 100.000 dosi somministrate”, in linea con i precedenti Rapporti. Ma, viene chiarito, “la gravità delle segnalazioni viene definita in base a criteri standardizzati che non sempre coincidono con la reale gravità clinica dell’evento”. Inoltre, “la reazione avversa si è verificata nella maggior parte dei casi (71% circa) nella stessa giornata della vaccinazione o il giorno successivo e solo più raramente oltre le 48 ore, indipendentemente dal vaccino, dalla dose e dalla tipologia di evento”.
“Comirnaty è il vaccino attualmente più utilizzato (65,4%), seguito da Spikevax (24,7%), Vaxzevria (8,8%), Jcovden (ex-Covid-19 vaccino Janssen) (1,1%) e Nuvaxovid (0,03%), in uso dal 28 febbraio 2022”, viene detto. In linea con i precedenti Rapporti, “la distribuzione delle segnalazioni per tipologia di vaccino ricalca quella delle somministrazioni, a eccezione di Vaxzevria e Spikevax che appaiono invertiti in questo andamento (Comirnaty 66,3%, Vaxzevria 17,4%, Spikevax 14,9%, Jcovden 1,3%, Nuvaxovid 0,1%)”.
Per tutti e cinque i vaccini, “gli eventi avversi più segnalati sono febbre, cefalea, dolori muscolari/articolari, brividi, disturbi gastro-intestinali, reazioni vegetative, stanchezza, reazione locale o dolore in sede di iniezione”.
Nella fascia di età 5-11 anni, al 26 giugno 2022 “risultano inserite complessivamente 471 segnalazioni (circa lo 0,5% del totale) per il vaccino Comirnaty, l’unico attualmente autorizzato per questa fascia di età, con un tasso di segnalazione di circa 18 casi ogni 100.000 dosi. Il 95% circa di queste segnalazioni e attribuito alla 1ª dose e il 5% circa alla 2ª. Gli eventi avversi più frequentemente segnalati, indipendentemente dalla gravità e dal nesso di causalità, sono stati dolore in sede di iniezione, cefalea, febbre e stanchezza”.
I dati contenuti nel Rapporto “sono coerenti rispetto a quelli pubblicati fino a oggi e in linea con le informazioni di sicurezza già discusse a livello europeo”.

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