Papa in Canada: Chiesa del Sacro Cuore, “la riconciliazione non è un compromesso per accontentare le parti”

(Foto Vatican Media/SIR)

“La riconciliazione operata da Cristo non è stata un accordo di pace esterno, una sorta di compromesso per accontentare le parti. Nemmeno è stata una pace calata dal cielo, arrivata per imposizione dall’alto o per assorbimento dell’altro”. Lo ha precisato il Papa, incontrando ieri le popolazioni indigene e i membri della comunità parrocchiale nella Chiesa del Sacro Cuore ad Edmonton. “È Gesù che ci riconcilia fra di noi sulla croce, su quell’albero di vita, come amavano chiamarlo gli antichi cristiani”, ha ricordato Francesco: “Voi, cari fratelli e sorelle indigeni, avete molto da insegnare sul significato vitale dell’albero che, congiunto alla terra dalle radici, dà ossigeno attraverso le foglie e ci nutre con i suoi frutti. Ed è bello vedere la simbologia dell’albero rappresentata nella fisionomia di questa chiesa”. “Cristo anima il centro stesso di ogni cultura, per cui non solo il cristianesimo interessa tutte le popolazioni indiane, ma Cristo, nei membri del suo corpo, è egli stesso indiano”, ha detto il Papa prendendo a prestito le parole pronunciate da Giovanni Paolo II nella sua visita in Canada del 1984: “Ed è lui che sulla croce riconcilia, rimette insieme ciò che sembrava impensabile e imperdonabile, abbraccia tutti e tutto”.

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