Colombia: nuovo Governo chiede a Chiesa appoggio per dialogo con Eln e altre bande criminali in vista di una “pace totale”. Mons. Henao, “sarà riattivato il tavolo”

Il Governo colombiano eletto, che entrerà in carica il 7 agosto e sarà guidato da Gustavo Petro, ha chiesto ufficialmente alla Chiesa cattolica di dare il suo sostegno al dialogo che si conta di avviare con la guerriglia dell’Esercito di liberazione nazionale e con altri gruppi armati e bande criminali, le cosiddette “bacrim”. La notizia, pubblicata ieri dalla stampa colombiana, è stata confermata al Sir da mons. Héctor Fabio Henao, incaricato della Conferenza episcopale colombiana (Cec) per i rapporti con lo Stato.
L’orientamento è emerso, nel fine settimana, nel corso di un colloquio tra il ministro degli Esteri designato Álvaro Leyva Durán, a nome del presidente eletto Gustavo Petro e del direttivo della Cec, a partire dal presidente, mons. Luis José Rueda, arcivescovo di Bogotá. Il Governo e la Chiesa attueranno uno sforzo congiunto per riavviare il tavolo del negoziato con l’Eln, aprendo nel contempo negoziati anche con altri gruppi armati. “Posso confermare che sarà riattivato il tavolo del negoziato con l’Eln. Si procederà anche al dialogo con altre ‘bacrim’, ma con un metodo e un contesto giuridico differenti”, dice al Sir mons. Henao, che ribadisce quanto dichiarato al network Rcn: “Serve un sostegno sostanziale per avanzare nei negoziati di pace, è uno sforzo che è stato fatto in passato, in occasione di altri negoziati, e in questo caso si cerca di trovare una via d’uscita di fronte alla grave situazione che sta vivendo il Paese con tanti effetti umanitari sulla popolazione”.
Mons. Henao ha sottolineato che si cerca una stretta collaborazione con il Governo e che sarà comunque l’Esecutivo a prendere i contatti per avviare il processo di dialogo con i gruppi illegali. Invece, “spetta a noi accompagnare il processo”, ha detto mons. Henao. Il nuovo Governo, in tal modo, vuole tenere fede all’impegno di raggiungere quella che è stata chiamata “pace totale”. In quest’ottica va vista la nomina, comunicata ieri dal presidente eletto Petro, di Danilo Rueda ad Alto Commissario per la pace. Attualmente, Rueda è impegnato nel coordinamento della Commissione interecclesiale Giustizia e pace.

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