Ambiente: Cetara (Eurac Research), “le nuove generazioni possono diventare sentinelle del Creato e custodi della montagna”

(Foto: Greenaccord)

I boschi, oltre a fornire legno per le centinaia di imprese del territorio che lo impiegano in numerosi ambiti artigianali e produttivi come ha ricordato il consigliere del Consorzio del Legno del Veneto Enzo Bozza, sono sempre più rilevanti per la transizione energetica e la conversione ecologica, come ha sottolineato il ricercatore di Eurac Research Luca Cetara, intervenuto oggi al forum promosso da Greenaccord a Santa Giustina.
“Nelle Alpi – ha evidenziato Cetara – vivono 14 milioni di abitanti, distribuiti su quasi 191mila chilometri quadrati che impattano sugli equilibri di questi delicati ecosistemi e, dunque, attraverso progetti di cooperazione internazionale e la rivisitazione del trattato trentennale della Convenzione delle Alpi, ci proponiamo di proteggerne l’identità e la natura, per una loro matura protezione e possibile valorizzazione. Anche in montagna, e non solo nelle città, va sollevata la questione dell’uso dei suoli, infatti, che non sempre sono considerati come driver essenziali per il contrasto ai cambiamenti climatici. Ne deriva, pertanto, il nostro impegno in originali percorsi di educazione alla montagna, come particolare forma di educazione ambientale, nella convinzione che le nuove generazioni possano diventare sentinelle del Creato e custodi delle montagne come, sin dagli anni ’70 del secolo scorso, ci ha insegnato Papa Luciani”.
In questo racconto ibrido e integrato, interdisciplinare e transterritoriale, il bellunese è stato raccontato, infine, nei suoi dinamismi sociali ed economici, dagli studiosi e ricercatori della Cgia Mestre. Secondo il centro studi indipendente, a fronte di una tangibile ripresa economica, dopo un devastante 2020 dal punto di vista macro-economico e finanziario, si rileva la criticità di una provincia ancora contraddistinta da una pesante monocultura produttiva che potrebbe far esplodere fenomeni di incertezza occupazionale e di instabilità produttiva ove non fossero efficacemente impiegate le risorse del Pnrr in arrivo.

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