Terzo settore: il Forum ha incontrato gli eurodeputati italiani. “Siamo realtà virtuose, chiediamo norme giuste e inclusive”

“Il Piano europeo d’azione sull’Economia sociale varato dalla Commissione Ue rappresenta la cornice ideale nella quale sviluppare ulteriormente e diffondere in Europa le positive esperienze del Terzo settore italiano. L’obiettivo è rafforzare un modello di economia, proprio del Terzo settore, basato sulla centralità della persona, del territorio, della comunità, ma per farlo è cruciale che le istituzioni riconoscano e valorizzino il ruolo insostituibile di questa realtà”. Così Vanessa Pallucchi, portavoce del Forum nazionale del Terzo settore, che oggi ha incontrato, insieme ad una delegazione del Forum, rappresentanti italiani nel Parlamento Ue per parlare di Economia sociale e Terzo settore in Europa. “Chiediamo, ancora una volta, che si porti a termine, con norme giuste e inclusive, la riforma iniziata ormai diversi anni fa in Italia, e per la quale è necessario il via libera della Commissione Ue relativamente al regime fiscale”, ha sottolineato la portavoce, precisando che “senza queste norme, si creerà un’ulteriore ingiustificabile penalizzazione delle realtà più virtuose che operano nel nostro tessuto economico e sociale”. “Ricordiamo inoltre – ha proseguito Pallucchi – che il Terzo settore italiano attende ancora i ristori previsti durante la pandemia dal Governo, e che la norma inserita nell’ultima legge di Bilancio che estende il regime di partita Iva anche alle associazioni piccole e piccolissime rischia di farle scomparire per sempre”. “Il Terzo settore parla un linguaggio europeo e può contribuire a rendere l’Italia protagonista di una nuova visione di Europa: ci aspettiamo che le nostre richieste di ascolto e di coinvolgimento da parte delle istituzioni europee siano accolte positivamente”, ha concluso Pallucchi.

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