Coronavirus Covid-19: Fiaso, ricoveri adulti – 7,5%, ricoveri pediatrici -26,5%. Migliore, “in rianimazione ancora malati e fragili no vax”

Continua la riduzione dei pazienti Covid negli ospedali: in una settimana il numero dei ricoverati è sceso complessivamente del 7,5%. È quanto emerge dalla rilevazione degli ospedali sentinella della Federazione italiana aziende sanitarie e ospedaliere (Fiaso). Nella settimana 3-10 maggio, oggetto dell’ultimo monitoraggio, è stata registrata una diminuzione dei ricoveri maggiore rispetto alla settimana precedente, 26 aprile-3 maggio, quando la riduzione si era attestata al 5,7%. In particolare si sono ridotti in maniera netta, -9%, i ricoverati Covid nei reparti ordinari. Di segno opposto la situazione in terapia intensiva dove sono aumentati di 11 unità i pazienti. Si tratta per due terzi dei casi di soggetti non vaccinati oppure senza booster sui quali il virus continua ad avere conseguenze gravi.
In particolare i no vax in terapia intensiva, pari al 20%, hanno un’età media di 74 anni e sono al 100% affetti da altre patologie: proprio quei soggetti fragili, per comorbidità e per età, avrebbero dovuto fare per primi sia il ciclo primario di vaccinazione contro il Covid sia il booster.
Migliora nettamente la situazione anche per i ricoveri pediatrici. Nella rilevazione del 10 maggio nei quattro ospedali pediatrici e nei reparti di pediatria degli ospedali aderenti alla rete sentinella Fiaso si osserva una riduzione dei pazienti Covid pari al 26,5%. I bambini fino a 4 anni sono ancora la maggioranza dei ricoverati ovvero il 50% dei pazienti (il 23% ha tra 0 e 6 mesi); tra 5 e 11 anni il 34% dei ricoverati mentre il 16% ha tra 12 e 18 anni.
“Non possiamo permetterci distrazioni – commenta il presidente di Fiaso, Giovanni Migliore -. Dall’analisi dei dati dei pazienti ricoverati emerge come ci sia ancora una certa quota di anziani e fragili non vaccinati che finiscono in rianimazione: questo, a distanza di un anno e mezzo dall’inizio della campagna vaccinale, è inammissibile –  -. Dobbiamo avere fiducia nei vaccini che proteggono molto bene dalla malattia grave. L’utilità della quarta dose è sottovalutata, invece occorre ribadire, come ha detto nei giorni scorsi il Ministro della Salute, l’importanza di aderire al booster per gli over 80 e per i malati: il piccolo aumento registrato oggi nelle rianimazioni ci dice che si continua ancora a morire di Covid; con le vaccinazioni e con la quarta dose booster, invece, i più fragili possono essere protetti”.

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