Coronavirus Covid-19: Pusc, venerdì 29 aprile una Giornata di studio su “Pandemia e narrazione”

Ricordando i “ruoli” che la peste ha avuto in due pilastri della letteratura italiana, “Il Decamerone” di Giovanni Boccaccio e “I Promessi Sposi” di Alessandro Manzoni (senza dimenticare la sua presenza importante in altre opere come “La Peste” di Albert Camus e “La Maschera della Morte Rossa” di Edgar Allan Poe, oppure il film “Il Settimo Sigillo” di Ingmar Bergman), la Pontificia Università della Santa Croce vuole esaminare, nel contesto della pandemia attuale, il rapporto fra il fenomeno pandemico e l’arte. Lo farà con una Giornata di studio “Pandemia e narrazione. La risposta dell’arte alla fragilità umana”, venerdì 29 aprile, nell’aula magna “Giovanni Paolo II” della Pusc, a Roma.
L’incontro con la fragilità e con la mortalità, a livello personale e collettivo, “provoca riflessioni su varie dimensioni dell’esperienza umana, particolarmente sul valore e significato della vita, la solidarietà, la carità, il male e la sofferenza, la paura e gli inganni. La nostra giornata sarà un’opportunità per considerare l’arte come una significativa risposta alla tragedia della pandemia, sia per gli artisti sia per il pubblico”.
Info: https://www.pusc.it/csi/pec2022.

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